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Imparare a rilassarsi...
per una salute migliore!
Sommario
Questa registrazione è stata fatta dal padre prof. Giuseppe Sometti nel lontano 1985.
Ascoltandola, ci si può rilassare aiutando così a lasciar andare tensioni e depressioni,
facilitando un programma mentale positivo che porta una vita più calma, sonni più
tranquilli e un futuro più sereno. Buon ascolto!
Per prelevare il file del rilassamento clicca qui
col tasto destro del mouse, e specifica dove deve essere salvato nel tuo PC.
A titolo informativo precisiamo che il Training è stato registato su cassetta
nel 1985 dalla A.R.E.S. - Via A. Gramsci 16 - 37138 VR.
Supponiamo che nella nostra mente sia sempre presente, come la
spada di Damocle, il pensiero della "crisi", insieme con tutti quei
cambiamenti nella nostra vita che potrebbero portare con sé un problema del
genere: come non potremmo provare un senso di disagio continuo?
Prima di tutto è utile dare un nome a questo disagio: angoscia.
Questa può essere provocata, a livello socio-psicologico, da un eccesso o da
una mancanza di risorse, o di attività produttive. L'angoscia è causa di molte
malattie sia dello "spirito" che del "cuore", cioè sia di
genere psicologico che fisico. Mentalmente l'angoscia può scatenare forme di
nevrosi, psicosi, o turbe della personalità maniacali o ossessive.
A livello fisico un eccesso di angoscia provoca tutti quei
sintomi che vengono definiti di origine psicosomatica, come, solo per citarne
alcuni, ipertensione arteriosa, mal di testa, disturbi cardiaci, depressione
cronica, colite e la classica ulcera gastrica.
Un modo per affrontare l'angoscia è senza dubbio imparare a
rilassarsi nei momenti di maggiore stress. Non c'è bisogno né di palestre, né
di apparecchi sofisticati, né di farmaci tranquillanti: lo potete fare
semplicemente seduti nel vostro ufficio o dovunque vi troviate. Imparare a
rilassarsi nei momenti di stress può essere molto utile e comporta senz'altro
innumerevoli benefici; eccone alcuni: la regolazione del tono muscolare e il
conseguente abbassamento dell'ipertensione, il che significa avere un cuore meno
sotto sforzo, più sangue al cervello e una digestione migliore. La respirazione
prende un ritmo naturale, e ciò comporta meno dispendio di energia. Gli stati
di rilassamento provocano, a livello cerebrale, un rafforzamento delle onde
alfa, che di solito il cervello, emette in stato di tranquillità e che
persistono anche dopo la seduta di rilassamento.
La preparazione: scegliete il luogo più calmo che avete a
disposizione, possibilmente senza troppa luce e non freddo. Liberatevi dai
vestiti troppo stretti o ingombranti, come la cintura, le scarpe il reggiseno,
le collane, l'orologio. Dovete andare in bagno? Andateci prima di iniziare
l'esercizio. Possibilmente non fate lauti pranzi prima della seduta. Se potete
distendervi su un divano, meglio, se non potete, sedetevi su una qualsiasi sedia
a disposizione. Non usate lo schienale, le gambe sono leggermente aperte, gli
avambracci si appoggiano alle cosce e le mani sono lasciate cadere fra le gambe,
la schiena abbassata dritta e la testa china in avanti. Se siete fortunati e vi
potete sdraiare, allora dovete tenere le braccia distese senza toccare il corpo,
e i piedi lasciati cadere in fuori, staccati fra loro. Gli occhi devono rimanere
chiusi.
"Sono assolutamente calmo". Questa è la frase che
dovete dirvi sempre prima di iniziare, è naturale che il solo dirlo non vi
renderà calmi, ma sicuramente indicherà la meta verso cui volete dirigervi.
ESERCIZIO 1
La prima formula da usare è: "Il mio braccio destro (o
sinistro) è molto pesante". La frase deve essere pronunciata
interiormente, e una volta sola. E' normale che vi siano alcune distrazioni, non
sforzatevi di eliminarle a tutti i costi. Ci si può anche aiutare con
un'immagine mentale, come quella di un braccio di piombo pesante e inamovibile.
Il risultato sarà la sensazione di avere un braccio molto pesante e rilassato,
gli effetti si producono sempre nei casi in cui l'esercizio viene fatto con
regolarità e perseveranza. Solo dopo aver sentito la sensazione di pesantezza
si può passare agli altri esercizi.
ESERCIZIO 2
La formula questa volta sarà: "Il mio braccio destro (o
sinistro) è molto caldo". Ci si può aiutare pensando ad un braccio vicino
al fuoco di un caminetto o al sole cocente. Non forzate la sensazione, arriverà
da sola; magari inizierà in un angolino del braccio o su tutta la sua
superficie, magari in un'altra parte del corpo. Questo esercizio migliora la
circolazione sanguigna.
ESERCIZIO 3
Immaginatevi il vostro cuore e il suo pulsare, e il sangue che
si muove nel corpo, mentre lo fate ditevi interiormente: "Il mio cuore
batte tranquillamente". Accontentatevi di percepire i battiti cardiaci,
senza tentare di rallentare il ritmo, che diminuirà lentamente da solo.
ESERCIZIO 4
Nei casi di angoscia grave potete usare questo esercizio invece
che quello del cuore: si tratta di sentire il proprio respiro, senza tentare di
agire sul suo ritmo o sulla sua profondità. La formula da usare è: "Il
mio respiro è assolutamente tranquillo", oppure "il mio corpo
respira".
ESERCIZIO 5
Mentre ci si dice: "Il mio plesso solare irradia dolce
calore", immaginate che il vostro plesso sia immerso in un bagno di calore.
ESERCIZIO 6
L'ultima frase da pensare è: "La mia fonte è
piacevolmente fresca". Ci si immagina, ad esempio, la freschezza della
fronte, quando nel caldo d'agosto, spira una brezza leggera dal mare.
Per la prima settimana accontentatevi di fare solo il primo
esercizio, tre volte al giorno, per due o tre minuti. La seconda settimana,
farete il primo e successivamente il secondo, sempre tre volte al giorno, la
terza settimana arriverete al terzo esercizio, è così via.
E' necessaria, dopo ogni seduta, una "ripresa", che
deve essere eseguita in modo esatto per tornare dallo stato di intorpidimento
del rilassamento ad una realtà dove bisogna essere vigili e attenti. La
"ripresa" consiste nel piegare e tendere le braccia tre volte di
seguito, poi nel respirare profondamente e infine nell'aprire gli occhi e
alzarsi.
Può essere interessante prendere nota di tutto quello che vi è
successo durante le sedute e confrontarlo nel tempo.
Fabio Garavaglia
Tratto da "Punto d'Incontro", rivista socio culturale.
Anno I, n. 2.
Editore: AEMedica Sas, Via Copernico 32, 20125 Milano.
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