Vivere Meglio

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"MENTE SERENA" N. 10

Un percorso per conoscere se stessi e gli altri

Sommario percorso

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LA SOPRAVVIVENZA up.jpg

Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di essere, questo è l'unico scopo della vita (Robert L. Stevenson).

Glossario:
Istinto: un impulso naturale e spontaneo, ad agire in un determinato modo, che sebbene indipendentemente dall'intelligenza, può essere da questa modificato, regolato e represso.
Sublimare: innalzare a grande altezza morale o spirituale.


In ogni organismo vivente, dalla cellula vegetale agli organismi più complessi (l'uomo, ad esempio), vi è una notevole spinta verso la sopravvivenza. Fondamentalmente, tutti i meccanismi che aiutano un essere a sopravvivere si possono riassumere nella capacità di avvicinare ciò che aiuta a vivere e fuggire da ciò che mette in pericolo la vita stessa. La scienza, non conoscendo le ragioni profonde di questi comportamenti, ha deciso che essi sono dovuti agli "istinti", ovvero "impulsi naturali e spontanei, ad agire in un determinato modo".

Gli istinti principali sono:

  1. istinto di riproduzione,
  2. istinto di affermazione,
  3. istinto di gregge (o coesione di gruppo).

Alcuni considerano anche l'istinto di "sopravvivenza", ma ciò non è corretto perché l'impulso a fuggire dai pericoli è fornito dalla paura (vedi lettera n. 9), mentre quello di mangiare, bere o ripararsi, è motivato da un bisogno corporeo che richiede di essere soddisfatto.


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GLI ISTINTI NELL'UOMO (1) up.jpg

Nell'uomo, gli istinti subiscono grandi modificazioni a causa della volontà, dell'intelligenza e dell'ambiente. Queste modificazioni sono in grado di inibirli, camuffarli o trasformarli, ma non potranno mai distruggere queste forze primordiali.

"L'ambiente, l'intelligenza possono modificare, ma non distruggere gli istinti; possono inibire, graduare, trasformare nel contrario, sublimare, ma non eliminare queste forze primigenie; possono far cadere gli istinti in latenza, respingerli nel subcosciente, organizzare un sistema difensivo, un muro di sbarramento cementato da resistenze fisiologiche, psichiche e ambientali, ma non riusciranno mai a renderli inattivi, né a evitare definitivamente la possibilità di rinascita".

Anche in latenza gli istinti conservano la propria attività, pronti a riaffacciarsi alla coscienza nella loro integrità o trasformati nei processi subiti durante il periodo subcosciente, o mascherati da rappresentazioni simboliche per esigenze attuali della coscienza. Anche in latenza essi hanno una propria dinamicità e si fanno sentire nell'umore abituale e nel sentimento generale del corpo. Ad essi dobbiamo il colorito affettivo e la viva motricità dei processi psichici" (R. Appicciafuoco: Sommario percorso di Psicologia).

Quindi, nell'uomo, gli istinti non si presentano generalmente sotto il loro aspetto genuino ma tramutati, camuffati, mescolati ad altri elementi, tanto che per riconoscerli occorrerebbe risalire alla loro origine che giace nel profondo della nostra mente.

Gli istinti secondo la psicoanalisi (2) up.jpg

E' interessante notare, dando uno sguardo generale alle varie correnti psicoanalitiche, che i tre istinti fondamentali dell'uomo hanno dato origine a tre scuole ben distinte.

  • 1. Scuola di Sigmund Freud (istinto di riproduzione).
    Questa Scuola è basata (come ben si sa) sull'istinto di riproduzione, sulla forza primordiale che egli chiama con il nome generico di "libido". Egli riconosce anche un "istinto di morte", ma che non è altro che l'aspetto opposto dell'istinto di vita o di riproduzione. Freud fa derivare tutti gli impulsi, tutte le tendenze, tutte le aspirazioni umane dall'istinto di riproduzione, che per lui è l'origine inconscia di ogni azione.
  • 2. Scuola di Alfred Adler (istinto di autoaffermazione).
    La Scuola di Alfred Adler, si fonda sull'istinto di autoaffermazione (la volontà di potenza), sulle tendenze aggressive e combattive dell'uomo che lo portano all'espansione dell'io ed all'affermazione della propria individualità.
  • 3. Scuola di Karen-Horney (istinto di gregge o di gruppo).
    Questa Scuola si è formata recentemente negli Stati Uniti, dove numerosi studiosi hanno messo in risalto l'esigenza dell'uomo all'adattamento sociale (social adjustment), cioè al suo bisogno istintivo d'inserirsi nell'ambiente e nel gruppo e di crearsi giusti e sani rapporti affettivi e sociali. E' non è forse questa la manifestazione dell'istinto gregario?
    La fondatrice può essere considerata Karen-Horney, eminente psichiatra e studiosa, che ha scritto numerosi libri fra cui Nevrosi e sviluppo della personalità e Autoanalisi. Essa è stata poi seguita da molti altri fra cui Eric Fromm, Alexander, Sullivan, ecc.

Non prendiamo in considerazione la scuola di Carl Gustav Jung, perché essa non insiste molto sugli istinti (definiti con il termine generico di "stimolo naturale = Naturtrieb), mentre sottolinea la grande importanza dell'aspetto spirituale dell'uomo. Jung, infatti, è stato il primo a considerare la psicologia come una "scienza con anima".

Gli istinti secondo l'Esoterismo up.jpg

La scienza ci dice che esistono gli istinti, ci spiega cosa fanno, ma non ci informa sulla loro origine, che possiamo però conoscere ricorrendo agli insegnamenti della filosofia Esoterica.

Da questi Insegnamenti, impariamo che la Terra ed i suoi abitanti sono continuamente soggetti ad una moltitudine di energie, tra cui le principali provengono da 12 costellazioni, assai lontane. Da queste 12 forze cosmiche, indirettamente, è derivata la definizione astrologica dei 12 segni zodiacali da noi conosciuti.

Queste 12 energie, in arrivo sulla Terra, sono distribuite, "tinte" e modificate dai vari corpi celesti del nostro sistema solare (Sole e Luna compresi). La spinta che porta ad unirsi gli uni agli altri (coesione di gruppo o istinto di gregge) è dovuta all'energia di Venere, mentre quella che spinge alla riproduzione arriva dalla Luna (fecondazione).

Senza entrare in dettagli, che sarebbero fuori luogo in questa sede, possiamo affermare che, contrariamente a quanto stabilito dalla scienza, "gli istinti non sono forze provenienti dal basso", bensì "energie primordiali presenti nel nostro universo".

Ognuno gestisce le energie come meglio può up.jpg

Mentre tutte le creature presenti sul nostro pianeta, ricevono lo stesso tipo e la stessa quantità di energie stellari, ognuna di esse le può utilizzare solo in rapporto all'evoluzione raggiunta dal suo organismo. Pertanto un uomo primitivo reagirà ad una certa energia in un modo assai diverso da quello di un animale o di una persona "realmente" civile.

Pertanto è la stessa energia, proveniente da Venere, che spinge gli animali ad unirsi tra loro e porta l'uomo ad unirsi con gli amici ed alla creazione di una sua famiglia. Si tratta comunque di una energia che propone delle motivazioni che restano nell'ambito del benessere personale.

Per trovare l'amore vero, quello Cristico, che porta ad amare tutti e indistintamente, bisogna essere arrivati a superare l'amore personale di Venere e poter ricevere l'energia (distribuita da Urano) che porta all'amore e la fratellanza universale.

La sublimazione degli istinti (3) up.jpg

Gli Insegnamenti esoterici sono in grado di fornire una risposta a un interrogativo psicologico finora insoluto: quello della "sublimazione degli istinti".

Secondo gli studiosi in campo psicologico, le manifestazioni più alte dello spirito umano, tra cui per brevità citiamo l'arte, la religiosità e l'amore altruistico, non sono altro che l'espressione di istinti sublimati. Tuttavia, molti di essi si chiedono: "Come può un istinto trasformarsi in qualche cosa che non è un istinto?".

Questa perplessità, è dovuta al fatto che essi considerano gli istinti come forze del regno animale, mentre in loro è presente una qualità spirituale che gli conferisce la possibilità di potersi elevare e sublimare.

La sublimazione degli istinti, può essere considerata la formula alchemica per trasformare il piombo in oro: l'alchimia divina, che tramuta l'uomo terreno (piombo) in essere spirituale (oro).

Quindi lo studio degli istinti è molto importante perché costituiscono l'ossatura, per così dire, del nostro carattere. Essi sono il riflesso sul piano fisico di energie spirituali e sta a noi trasformarle, incanalandole nella giusta direzione, affinché si possano manifestarsi nella loro espressione superiore.

Infatti, nell'uomo spiritualmente evoluto, tali forze hanno perso la limitatezza della loro funzione, non vengono più utilizzate al solo scopo del bene personale e sono dirette al conseguimento del bene a livello universale. Una volta sublimati gli istinti diventeranno:

Istinto della riproduzione => Creatività (poesia, scrittura, pittura, musica, ecc.).

Istinto di autoaffermazione => Conquista del Sé superiore (autorealizzazione spirituale).

Istinto di gregge => Amore universale.


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LA TEORIA DEI BISOGNI (4) up.jpg

Dovremmo cercare di dimenticare la nostra infelicità con l'unico mezzo che veramente funziona: creare più felicità per gli altri.

Ciascun essere organizzato ha dei bisogni: l'animale e il vegetale ne hanno; e chi oserebbe affermare che ne sono privi i minerali? I bisogni dell'uomo, ci appaiono infinitamente più numerosi di quelli delle altre creature, per il fatto che la sua organizzazione riunisce in sé le meraviglie di tutti e tre i regni della natura.

I bisogni, in generale, sono buoni, ma rimangono tali finché ci limitiamo ad usarli bene e li sappiamo governare; in caso contrario da buoni servitori possono trasformarsi in veri tiranni. I bisogni umani si possono suddividere in:

  • 1. Bisogni animali,
  • 2. Bisogni sociali,
  • 3. Bisogni intellettuali.

Nei paesi meno civili la maggioranza delle persone ubbidisce più ai bisogni animali che non agli altri due. Questo dipende dal fatto che, generalmente, l'educazione non si preoccupa di creare dei sentimenti generosi e un controllo mentale che riesca ad armonizzare i bisogni che scaturiscono dalla triplice natura umana: animale, socievole e intelligente.

1. I bisogni animali up.jpg

Si riducono, in definitiva, all'amore verso la vita ed alla trasmissione di questa; ovvero l'istinto della conservazione e quello della riproduzione. In essi sono compresi il bisogno di calore, moto, respiro, alimenti ed evacuazione: tutti indispensabili se non si vuol perdere la vita.

Due voci interne, il piacere ed il dolore, ci avvertono se i bisogni animali sono stati soddisfatti in modo giusto o eccessivo. In un caso la temperanza ci lascia un senso di benessere mentre, nell'altro, la ghiottoneria e l'ubriachezza ci puniscono, l'una con problemi di stomaco e sovrappeso, l'altra con l'abbrutimento.

I bisogni animali:

  • non soddisfatti, fanno nascere timori e paura.
  • soddisfatti eccessivamente, portano all'apatia.

2. I bisogni sociali up.jpg

  • 1. Bisogno di affetto. E' alla base della società e del matrimonio, si presenta con molte gradazioni, dalla simpatia passa all'amicizia e quindi all'amore.
    • se carente, l'uomo diventa freddo, selvaggio, egoista,
    • se in eccesso, l'uomo diventa suscettibile o geloso se in lui vi è della diffidenza.
  • 2. Astuzia e circospezione. Sono utili in quanto permettono di difenderci dai nemici, risolvere i problemi e provvedere per l'avvenire.
    • se sono carenti, non permettono alla persona di gestire la sua vita in modo adeguato.
    • se in eccesso, producono furberia e parsimonia (attenzione a spendere) che, qualora esagerata, diventa avarizia (un'abitudine alquanto detestabile).

  • 3. Amor proprio o bisogno di stima. E' utile perché spinge a distinguerci e fornisce gli stimoli per la condotta sociale. Nei giusti limiti dà luogo all'emulazione, sorgente di grandi azioni e virtù.
    • se carente, genera trasandatezza e pigrizia.
    • se in eccesso, sviluppa vanità ed ambizione in tutte le loro
    gradazioni, dalla passione dei vestiti e del lusso, fino allo smodato desiderio di fama e celebrità.

  • 4. Stima di sé. Serve a mantenere una condotta dignitosa; il vero merito, infatti, sa rispettarsi senza orgoglio.
    • se carente, genera diffidenza in se stessi e scoraggiamento; toglie la capacità di rialzarsi dopo una caduta.
    • se in eccesso, rende presuntuosi, alteri, orgogliosi, pronti ad ammirare sé stessi e credersi buoni a tutto.

  • 5. Fermezza. Definisce il carattere di una persona. Quando manca la persona diventa irresoluta e non sa mai cosa vuole; oppure incostante, e non vuole oggi quello che desiderava ieri.
  • 6. Perseveranza. E'assai utile ma nei giusti limiti, se in eccesso diventa ostinazione.
  • 7. Giustizia. E' una specie di voce interiore che ci fa conoscere se le nostre azioni sono buone o cattive, nello stesso modo che il piacere e il dolore ci avvertono di ciò che fa bene e ciò che fa male.
    • se in eccesso, rende scrupolosi o troppo severi.
    • se carente, fa porre sullo stesso livello il bene ed il male e porta ad agire in modo scorretto.

  • 8. Bontà. E' un sentimento che fa recepire le sofferenze degli altri e spinge ad alleviarle. E' la bontà che crea le radici su cui si basano la carità cristiana e la filantropia.
    • se in eccesso porta alla dabbenaggine ed alla debolezza di carattere di chi non è capace di dire di no.
    • se carente, genera la crudeltà, l'egoismo e la malignità.

3. I bisogni intellettuali up.jpg

  • 1. Il bisogno di conoscere o amor del vero, che porta all'investigazione ed alla ricerca.
  • 2. L'amore del buono, che porta ad adempiere ai nostri doveri.
  • 3. L'amore del bello, che reca piacere nell'udire fatti eroici o contemplare capolavori o bellezze naturali.
  • 4. La speranza, che ingrandisce la sfera dei desideri umani.
    • in giusta dose conferisce la saggezza che permette di non trascurare gli elementi che possono rendere più sicuro il suo successo.
    • se in eccesso, porta a folli speculazioni, ai giochi della sorte, alle scommesse ed ai sogni propri dell'ambizione.
    • se carente, non vi sono stimoli, non si fanno progetti, non si prende parte in alcuna impresa e non si medita alcuna realizzazione.

La Fede (certezza di una cosa), la Speranza (attesa fiduciosa di un bene futuro) e la Carità (amore verso Dio e il prossimo), sono le tre virtù teologali del cristianesimo. San Giovanni della Croce afferma che la Fede purifica e trasforma l'Intelligenza, mentre la Speranza e la Carità, agiscono, rispettivamente, sulla Memoria e la Volontà.

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IO NON SONO up.jpg

Io, non sono né buono né cattivo; io sono entrambi.

Io, non sono né spirituale né sensuale; io sono entrambi.

Io, non sono né generoso né avaro; io sono entrambi.

Io, non sono né onesto né disonesto, io sono entrambi.

Io, non sono né un Santo né un peccatore, io sono entrambi.

Ma Dio mi accetta, mi perdona e mi ama così come io sono.

Ed io posso accettare, perdonare ed amare me stesso e gli altri.

(Osborne, L'arte di imparare ad amare se stessi).

Riferimenti bibliografici up.jpg

  • 1. Angela Maria La Sala Batà, Guida alla conoscenza di sé, p. 14.
    Edizioni Nuova Era, Roma, 1989.
  • 2. Ibid., p. 14,
  • 3. Ibid., p. 11,
  • >
  • 4. G.B.F. Descuret, La medicina delle passioni, p. 15.
    Ernesto Oliva Editore-Libraio (MI), 1871.

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Centro Autorizzato della Rosicrucian Fellowship

Oceanside, California.