LO ZUCCHERO RAFFINATO E I SUOI PERICOLI
Sommario 
Lo zucchero bianco, che ogni giorno introduciamo nel nostro
corpo direttamente così com'è o attraverso dolci, caramelle,
bevande commerciali, conserve, liquori ecc., E' il prodotto
finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e
sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella
barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di
partenza per la produzione dello zucchero.
Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della
nostra dieta poiché rappresentano la fonte primaria per la
produzione di energia che serve a far funzionare correttamente
tutto il nostro organismo, incominciando dal cervello fino a
finire con i muscoli e per questo motivo devono essere completi
di tutto ciò che la Natura ha loro fornito per cedere al nostro
corpo, durante il processo dell'assimilazione, la loro ricchezza.
Ma perché lo zucchero bianco, così come viene attualmente
prodotto, è una sostanza innaturale dalle caratteristiche
tossiche?
Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della
lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene
sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene
depurato con latte di calce che provoca la perdita e la
distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di
calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il
succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il
prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso
per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a
cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Sia arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla
seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e
decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi
riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu
oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e
quindi cancerogeno). Il prodotto finale è una bianca sostanza
cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo
zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare
gran parte di ciò che mangiamo.
Che cosa è rimasto del primo succo scuro ricco di vitamine,
sali minerali, enzimi, oligoelementi che avrebbero dato tutto il
loro benefico apporto di vita, di energia e di salute? Nulla!
Anzi, per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco
ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali (in particolare il
Calcio e il Cromo) per ricostituire almeno in parte quell'armonia
di elementi distrutta dalla raffinazione.
Le conseguenze di tale processo digestivo sono la perdita di
calcio, nei denti e nelle ossa, con l'indebolimento dello
scheletro e della dentatura. Ciò favorisce la comparsa di
malattie ossee (artrite, artrosi, osteoporosi, ecc.) e delle
carie dentarie che affliggono gran parte della civiltà
occidentale. Cosa provoca il tossico zucchero bianco
iperraffinato a livello intestinale? Provoca processi
fermentativi con produzione di gas e tensione addominale e
l'alterazione della flora batterica con tutte le conseguenze che
ciò comporta (coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento
di sostanze tossiche, ecc.). A tal proposito avrete certamente
notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si
avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.
E' stato ampiamente verificato che le popolazioni non
raggiunte dalla cosiddetta "civiltà bianca" non sono
soggette a carie o a altre malattie dei denti. Con l'arrivo dei
bianchi e dei loro prodotti alimentari raffinati (zucchero,
dolciumi, alcool, pane), gli aborigeni dell'Australia, i Maori
della Nuova Zelanda, gli Indios del Perù e dell'Amazzonia, i
Pellerossa del Nordamerica ecc. hanno anch'essi cominciato ad
essere soggetti alle stesse malattie dei bianchi e a riempire gli
ambulatori dentistici e medici dei loro
"civilizzatori"; l'incidenza della carie, che prima era
una malattia a loro del tutto sconosciuta, è arrivata a
colpire fino al 100% degli individui di queste popolazioni. Sono
state indebolite e fiaccate nel corpo e nello spirito intere
etnie distruggendone tradizioni e radici!
Lo zucchero bianco ha una grossa influenza sia sul sistema
nervoso che sul metabolismo, creando prima stimolazione poi
depressione con conseguenti stati di irritabilità , falsa
euforia, bisogno di prendere altro zucchero, ecc.. In realtà si
crea una vera forma di dipendenza, come avviene con la droga o
con la nicotina.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello
zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di
fronte a tale subitanea salita, il pancreas risponde immettendo
insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso
glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da
uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità ,
aggressività , debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di
nuovo su.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione
in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far
risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone
dell'aggressività , della difesa, della tensione.
Si può ben comprendere come questi continui
"stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici
determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di
tutto l'organismo. Ciò è stato ampiamente verificato da studi
condotti negli Stati Uniti dove la violenza e l'aggressività nei
bambini, messe in relazione anche al tipo di dieta e ai cibi e
zuccheri raffinati, hanno creato allarme e preoccupazione per
tutte le conseguenze sociali che esse determinano.
A lungo andare uno dei sistemi più colpiti è proprio il
sistema immunitario, poiché l'esaurimento delle forze e delle
energie si traduce in una minore capacità di risposta alle
aggressioni esterne e nella tendenza ad ammalarsi. Quando
mangiamo 50 gr. di zucchero bianco, la capacità fagocitaria dei
globuli bianchi si riduce del 76% e questa diminuzione del
sistema di difesa dura circa 7 ore. Le gravi malattie che oggi
affliggono l'umanità (cancro, AIDS, sclerosi, malattie
autoimmuni, ecc.) nascono proprio da un indebolimento immunitario
del quale lo zucchero bianco e l'alimentazione raffinata sono
corresponsabili.
I danni dello "squisito veleno" bianco sono tanti
altri ancora e a tutti i livelli: per esempio circolatorio (con
l'aumento di colesterolo e danni alle arterie), epatico,
intestinale, ponderale (con l'aumento di peso e l'obesità ),
cutaneo. Quasi tutte queste malattie potrebbero essere prevenute
sostituendo lo zucchero bianco con quello vergine integrale di
canna o con miele, sempre vergine integrale. Vi siete chiesti
perché continua ad essere commercializzato? E voi, che cosa
potete fare per cambiare questo stato di cose?
Un semplice gesto (quello della sostituzione dello zucchero
bianco) migliorerà la qualità della vita, proteggerà la vostra
salute e quella dei vostri figli!

Come sostituto dello zucchero bianco raffinato si può usare
del fruttosio, del miele, della melassa e del "vero"
zucchero di canna. Dico vero perché qualcuno è arrivato a
tostare leggermente lo zucchero bianco al fine di dargli una
doratura che lo fa sembrare zucchero di canna. Si deve anche
considerare che i due cucchiaini di zucchero nel caffè non fanno
male a nessuno; lo zucchero diventa pericoloso quando se ne
assume molto, per esempio prendendo un dessert dopo mangiato e
così via. Pertanto si dovrebbe cercare innanzitutto di ridurne
il consumo.
Il consumo dello zucchero, come esposto più sopra, in questi
ultimi decenni è andato aumentando in modo vertiginoso. Questo,
purtroppo, ha causato l'abitudine al sapore dolce; un'abitudine
altrettanto nociva di quella del fumo o dei superalcolici.
Siccome l'organo che gestisce gli zuccheri è il pancreas, in
questi ultimi anni sono anche aumentati i problemi a
quest'organo. L'aumento dei casi di ipoglicemia e diabete ne sono
un esempio. Perciò, in definitiva, la soluzione migliore è la
riduzione dei dolci, seguita dalla sostituzione dello zucchero
con altri prodotti. Se non si opera in questo modo si corre il
rischio di utilizzare troppo miele, fruttosio o melassa, che in
eccesso sono tutti altrettanto dannosi per il pancreas che è un
organo assai delicato.
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Guide Info
Nexus New Time. Ed. italiana n. 28, Settembre 2000. Dossier Zucchero.
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