PROTEINE ANIMALI O VEGETALI?
(seconda parte)
Sommario 
Molte persone sono convinte che sia
impossibile ottenere il fabbisogno necessario di proteine senza
mangiare proteine animali. Quest'idea è infondata e
l'osservazione pratica lo dimostra in quanto molti vegetariani
vivono benissimo senza mangiare alcun tipo di carne o di pesce.
Oggi almeno i tre quarti della popolazione mondiale mangia troppe
proteine e soffre a causa di questo errore alimentare che,
creando molte tossine, acidifica il sangue aprendo la strada a
molte malattie.
LA CARNE
Se è vero che la carne contiene grandi quantità di
proteine complete, molti altri fattori non sono in suo favore.
Anzitutto, quando la carne viene cotta vanno perdute molte
importanti vitamine, come la B6 che si trova nella carne cruda ma
non in quella cotta, senza le quali può produrre tossine.
Inoltre la carne impiega molto tempo per essere assimilata
dall'organismo prima e per essere espulsa poi.
Per esempio una bistecca di carne di manzo impiega due giorni
per essere digerita completamente, e durante questo periodo va
inevitabilmente in putrefazione distruggendo altre sostanze
nutritive e sovvertendo l'equilibrio dei batteri intestinali.
Poiché la carne che mangiamo non è così fresca, anzi per
renderla più morbida la si lascia frollare a volte per oltre un
mese, esiste un rischio ancor maggiore di putrefazione. Inoltre i
buoi, i maiali, i polli e i tacchini sono oggi generalmente
trattati con antibiotici e altri farmaci che vengono
immagazzinati nei tessuti e nel fegato rendendo le loro carni
decisamente poco salutari.
IL PESCE
In linea di massima il pesce contiene, rispetto alla
carne, una quantità leggermente inferiore di proteine. A volte
chi ha problemi di fegato o di stomaco fa fatica a digerire il
pesce e pensa che il motivo sia dovuto al grasso contenuto in
questo alimento. In realtà sono pochi i pesci con carne grassa
(l'anguilla ne ha fino al 28%), mentre gli altri pesci che hanno
carne magra possono essere difficili da digerire a causa delle
"purine", sostanze provenienti dalla sdoppiamento di
certe molecole azotate.
A causa dell'inquinamento da mercurio che
affligge gran parte dei nostri mari è preferibile mangiare pesci
di piccola taglia (3-4 Kg al massimo) mentre quelli pelagici e di
grossa taglia, vivendo più a lungo dei pesci precedenti, vanno
consumati più raramente perché il mercurio si accumula nel loro
organismo.
IL LATTE
Per l'adulto, il latte non costituisce un alimento
razionale e il regime a base di questo alimento, da molti
consigliato, è ben lontano dall'essere un cibo eccezionale e
deve essere riservato soltanto a certi casi sporadici.
D'altronde, molte sono le persone che non sopportano il latte,
oppure lo tollerano male, soprattutto se ingerito allo stato
puro. Esso può provocare indigestioni, diarrea o, al contrario,
stitichezza. Sono anche numerosi coloro che, nel corso della
mattinata, soffrono di acidità , pesantezza, bruciori provocati
dal latte della prima colazione.
Il latte, tra le altre cose, può causare un'eccessiva
produzione di muco, una specie di colla che si attacca alle
pareti intestinali di cui parleremo prossimamente. Al latte è
preferibile lo yogurt (l'unica proteina a base alcalina). Si può
usare per la prima colazione abbinato con fette biscottate
integrali, germe di grano e semi di sesamo macinati.
I FORMAGGI
Il formaggio in genere è un cibo altamente
acidificante. Chi soffre di reumatismi, artrosi e osteoporosi
farebbe bene ad eliminarli o usare raramente quelli di pecora o
capra. Anche in questo caso torneremo sull'argomento
prossimamente.
LE UOVA
Le uova forniscono proteine complete, circa 6 gr.
cadauno. Nel passato vi sono stati dei ricercatori che hanno
detto che le uova possono far male perché contengono
colesterolo. Essi non hanno però considerato che contengono
anche lecitina, un emulsionante naturale capace di eliminare
l'effetto del colesterolo.
Bisogna però evitare di friggerle con olio o burro perché in
questo caso la lecitina viene distrutta. L'ideale è consumarle
alla coque.
Le proteine derivate da legumi ed uova sono a tutti gli
effetti alternative a quelle animali, e anzi dovrebbero comparire
maggiormente nella nostra dieta.
I LEGUMI
I fagioli di soia sono la forma più completa di
proteine vegetali: un terzo di una tazza di fagioli secchi
cucinati ci fornisce almeno dieci grammi di proteine complete.
Combinandoli con i cereali, noci o semi il contenuto proteico
viene ulteriormente aumentato. Anche fagioli, piselli, lenticchie
e ceci sono un'ottima fonte proteica. D'altronde il loro uso era
prioritario fino ad una cinquantina di anni fa, e il loro declino
è dipeso soltanto da fattori culturali piuttosto che salutari.
Come abbiamo visto la carne in genere fornisce un buon apporto
di proteine nobili. Pertanto una persona adulta può fare due o
tre pasti alla settimana con prodotti derivati da animali senza
incorrere in accumulo di tossine. L'ideale sarebbe, alle nostre
latitudini, consumare la carne o il pesce ogni 3 giorni e
preferibilmente a cena, intervallandoli una volta alle uova e
un'altra volta ai legumi. Le proteine, sia vegetali che animali,
dovrebbero essere sempre completate da verdure fresche in
insalata oppure scondite.
- 1. Patrick Holford, Vivere ben con il proprio corpo, p. 78. Sperling &
Kupfer Editori (Milano), 1985.
- 2. Patrick Holford, Vivere ben con il proprio corpo, p. 79.
Sperling & Kupfer Editori (Milano), 1985.
- 3. Pierre Oudinot, Tutto quello che volevate sapere sul cibo e
non vi è stato detto, p. 34.
Edizioni SIAD, Milano, 1982.
- 4. Patrick Holford, Vivere bene con il proprio corpo, p. 81.
Sperling & Kupfer Editori (Milano), 1985.
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