I GRASSI SPAZZATURA
Sommario 
Osservando i Regni della Natura, è possibile fare delle
interessanti deduzioni che tornano assai utili per comprendere il
ruolo dei grassi in genere ed in particolare nell'organismo
umano.
Seguendo la scala evolutiva troviamo i minerali che sono
rigidi e non necessitano di grassi. Poi arrivano i vegetali che
necessitano di grassi per proteggere i semi, pertanto, con i
vegetali appaiono i "grassi strutturali e protettivi".
Gli esseri marini, che seguono nel percorso evolutivo, presentano
una nuova caratteristica: la possibilità di movimento.
Questo
comporta un altro tipo di grassi: i "grassi
lubrificanti". Quando, dopo millenni, appaiono i primi
animali sulla terra ferma, oltre ai due grassi citati subentra la
necessità di una riserva energetica, cosa resa possibile dai
"grassi energetici".
E' interessante notare come, per soddisfare le necessità
imposte dall'evoluzione, i grassi siano passati da insaturi
(grassi protettivi e strutturali) a saturi (grassi energetici).
Sempre seguendo l'evoluzione troviamo l'homo sapiens e, per
ultimo l'uomo civilizzato o homo sapiens sapiens. Questi, non
contento di quanto la Natura gli offriva, o meglio per guadagnare
senza scrupoli, ha inventato il modo di alterare i grassi
naturali facendone dei prodotti che il corpo umano non sa e non
può riconoscere. Permetteteci di definire questi prodotti con il
nome generico di grassi spazzatura. Le margarine, ad esempio, li
rappresentano assai validamente.
Le margarine sono un grasso interamente industriale,
costituito da un miscuglio da diversi grassi vegetali o animali,
spesso di entrambi i tipi. Il colore giallo non è naturale ed il
valore alimentare è ridotto per l'assenza di vitamine A e D. Fu
il chimico francese Mège-Mourièes che, nel 1869, ebbe l'idea di
ottenere un'imitazione del burro, che ne avesse più o meno
l'aspetto e le proprietà, pur essendo di prezzo inferiore.
Fu anche il primo a realizzare la margarina, prendendo come
base il grasso di manzo. Tra i grassi attualmente utilizzati
troviamo: grasso di manzo, strutto, olio di balena, olio di cocco
e olio di palma. Poiché gli oli usati sono normalmente liquidi,
vengono resi solidi mediante idrogenazione. L'idrogenazione,
usata per rendere solidi i grassi costituenti, ne modifica le
molecole e fa sparire le sostanze vitali necessarie alla vita e
al metabolismo del calcio. Le margarine presentano pertanto sia
gli inconvenienti degli oli vegetali, che quelli dei grassi
animali. Note dietetiche: a nostro giudizio non si dovrebbero
consumare le margarine in nessuna loro forma, questo vale anche
per i prodotti che la contengono (molti biscotti, fette
biscottate, ecc.
Quindi i grassi spazzatura sono quelli che il corpo umano non
riconosce come naturali e che vanno ad accumularsi nel tessuto
adiposo incrementandolo sempre di più; per questo vengono
ritenuti i principali responsabili della crescente obesità .
Grassi spazzatura sono, oltre agli oli vegetali idrogenati, anche
gli acidi saturi e le fritture in genere.
Oltre all'idrogenazione esistono anche altri modi per alterare
i grassi in modo da renderli più adatti e stabili nelle
preparazioni alimentari industriali o più attraenti quando sono
venduti in bottiglia. I grassi e gli oli, dopo aver subito
surriscaldamento, idrogenazione, sbiancamento e magari
aromatizzazione, perdono le loro caratteristiche biologiche ed il
corpo umano non è più in grado di utilizzarli correttamente,
perché questi trattamenti modificano la costituzione delle
molecole di grasso (normalmente "cis") facendo in modo
che gli atomi di idrogeno vengano suddivisi in modo non naturale
(trans).
Quanto detto vale per quasi tutti gli oli alimentari, le già
citate margarine ed i vari grassi utilizzati per prodotti da
forno, per i pasti surgelati, per le carni cotte ad alte
temperatura (piastra o griglia), per le patatine fritte e per il
tanto amato cioccolato.
L'olio di canola (Canadian Oil) è uno degli oli vegetali più
utilizzato dall'industria alimentare. Deriva dall'olio di colza e
non è assolutamente salutare per il sistema cardiovascolare
perché determina una carenza di vitamina E, e provoca
indesiderati effetti sulle piastrine del sangue. Va segnalato che
invece viene indicato come "ottimo per la sua ricchezza in
acidi grassi Omega 3", ma non viene però specificato che
durante la deodorazione i medesimi si trasformano in grassi
"trans". Questa modificazione sta alla base del fatto
che l'FDA americano non ne permette l'uso negli omogeneizzati per
bambini.
(tratto da un articolo apparso su Nexus-Italia,
maggio-giugno 2003).
Visto che la maggior parte dei grassi nel corpo umano è del
tipo "trigliceridi", sembra logico concludere che i
grassi necessari per fare un sano approvvigionamento debbano
essere proprio di questo tipo e non quelli idrogenati,
adulterati, deodorati, monogliceridi o digliceridi!
- 1. Giorgio Perotti, Iter di acidi grassi e suggestioni,
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- 2. Massimo Cocchi, Biochimica della nutrizione.
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www.albanesi.it/Alimentazione/acidigrassi.htm
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www.vivailfitness.it/vitamin_F.htm
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www.oliocarli.it/ita/qual/qual2.htm
www.milleunoalimenti.it/cibo.htm
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