IL MONOPIATTO O DIETA DISSOCIATA
Sommario 
Pochi sanno che ci sono molti e svariati succhi gastrici,
ognuno dei quali è appropriato per il trattamento di un particolare genere di cibo (Max Heindel).
In estate, complice il gran caldo e l'ambiente rilassato delle vacanze, sentiamo da una parte
il bisogno di nutrirci in modo più semplice, fresco e salutare rispetto al solito, dall'altra
desideriamo concederci qualche "sfizio" approfittando del ristorantino di cui si è sentito
parlare o dell'accoglienza casalinga di parenti ed amici in vena di manicaretti, o mettendo
al prova le nostre capacità culinarie senza la consueta fretta.
Leggete con attenzione questo articolo, e poi cercate di applicare almeno qualcuno dei
consigli che propone. Se la cosa vi avrà convinto considerate che la dieta dissociata e il
monopiatto dovrebbero rappresentare un modo di alimentarsi abituale per tutti i giorni
dell'anno: la vostra salute ci guadagnerà sicuramente.
E' generalmente, ma vagamente, noto che il succo gastrico agisce sul cibo per promuovere
l'assimilazione; ma soltanto poche fra le persone estranee alla professione medica sanno che
ci sono molti e svariati succhi gastrici, ognuno dei quali è appropriato al trattamento di un
particolare genere di cibo.
Le ricerche di Pavlov, hanno stabilito al di là di ogni dubbio, che vi è una qualità di succo
per la digestione della carne, un'altra per il latte, un'altra per l'acido della frutta, ecc.
Questo fatto costituisce la ragione per cui non sempre tutti i cibi si amalgamano bene. Il
latte e i latticini, per esempio, richiedono un succo gastrico molto differente da tutti gli
altri, per cui non sono facilmente digeribili se ingeriti con altri alimenti all'infuori dei
cereali con i quali c'è affinità digestiva.
Alcuni ricercatori, in una serie di esperimenti di brillante ingegnosità , hanno provato
che parti infinitesimali di cibo sono convogliate attraverso il sangue appena il cibo entra
nella bocca e portate subito alle ghiandole digestive, causando così la formazione del succo
gastrico adatto.
Con il termine di "alimentazioni dissociate" si intendono tutti quei metodi dietetici che
appunto "dissociano", disgiungono l'usuale succedersi delle pietanze durante i singoli pasti,
prendendo in considerazione la composizione chimica essenziale dei cibi (proteine, grassi,
carboidrati ecc.), la loro tendenza a provocare acidosi od alcalosi, la loro natura
bioelettrica, ecc. in rapporto ai processi chimici fisiologici della digestione ed alla
reazione dei liquidi organici.
Effettivamente, l'attuale scienza dell'alimentazione, nei suoi studi e nelle applicazioni,
è condizionata da uno stato di cose vecchie quasi quanto l'umanità , che non
cerca minimamente di modificare: essa accetta cioè la tradizionale alimentazione
caratterizzata dalla mescolanza dei cibi in una sempre uguale preordinata successione di
pietanze, senza chiedersi se è effettivamente giovevole all'uomo, se effettivamente risponde
alle sue esigenze naturali. Cerca solo di escludere o consigliare certi alimenti, per qualità
e quantità , o in rapporto a processi patologici o per tentare di modificare degli stati
organici come l'adiposità, la magrezza ecc.
In questo approccio tanto superficiale avviene, tuttavia, che si incontrino di tanto in
tanto degli sperimentatori (Carton, Shelton, Bircher-Benner, Capo, ecc.) volenterosi e
geniali, medici o non, che si propongono di meglio adeguare la comune alimentazione alle
esigenze fondamentali ed essenziali dell'organismo umano.
Fra questi va annoverato il dr. Hay di New York, il quale già nell'anteguerra aveva
formulato una teoria sull'alimentazione che, prendendo in considerazione in modo semplice ed
evidente le leggi chimiche della digestione, costituisce un notevole passo innanzi nel campo
della conoscenza della dieta.
Invero si ricordano numerosi casi clinici di nefrite, cardiopatie, reumatismo articolare,
diabete, disfunzioni gastrointestinali, eczema ecc., guariti o notevolmente migliorati con
tale tipo di dieta, che lo stesso Hay dichiara di aver personalmente seguito guarendo da una
forma di nefropatia.
Le associazioni degli alimenti elencate da Hay non vanno considerate, secondo il suo
concetto, come diete, ma come una "normale alimentazione" che serve sia a scopo terapeutico
per i malati, sia come mezzo profilattico per i sani, cosicché tutti coloro il cui rendimento
non è massimo dovrebbero approfittare dei vantaggi di questo nuovo regime dietetico
seguendolo vita natural durante.
Due scienziati austriaci, Kracmar e Hauswirth, misurando la polarità e la carica
bioelettrica di numerosi alimenti hanno dimostrato, che mescolando proteine e carboidrati si
favorisce la formazione di sostanze dannose (tossine) all'integrità degli organi. Questa
condizione crea il terreno adatto perché si possa instaurare una malattia.
Secondo Hay "lo stomaco non può promuovere contemporaneamente una digestione alcalina
(adatta cioè per i carboidrati o zuccheri) ed acidificante (adatta per la digestione delle
proteine), così come una stanza non può essere, nello stesso tempo, buia e luminosa".
Da quanto abbiamo esaminato più sopra vi sono due modi in cui lo stomaco affronta gli
alimenti:
- digestione fatta mediante l'ausilio degli acidi gastrici;
- digestione fatta senza acidi gastrici, utilizzando altre sostanze non acide come gli
enzimi (ptialina, pepsina, ecc.).
La digestione delle proteine (carne, salumi, pesce, uova, ecc.) richiede sempre molti acidi
gastrici mentre quella dei carboidrati (frutta non acida, verdura e amidi in genere) viene
compiuta senza che si crei alcuna acidità . Se si assume pasta e carne, ad esempio, gli
enzimi che dovrebbero digerire la pasta vengano deteriorati dagli acidi gastrici secreti per
digerire le proteine creando difficoltà digestive e fermentazioni,
causa primaria di gonfiori e pesantezze di stomaco.
Purtroppo, la mancanza di conoscenze al proposito ha creato alcuni accostamenti alimentari
che presentano delle serie problematiche digestive, eccone alcuni tra i più noti e utilizzati
dalla nostra "cultura mediterranea":
- Prosciutto e melone.
- Pesce o carne e patate (lesse o fritte).
- Caffè (l'orzo va bene) con latte.
- Pastasciutta seguita da carne, pesce o formaggi.
- Frutta a fine pasto.
DIGEST. BASICA |
DIGEST. NEUTRA |
DIGEST. ACIDA |
pane, pasta |
olio |
carne |
riso |
burro |
pesce |
patate, banane |
margarina |
salumi, affettati |
cavolo verde |
panna |
yogurt |
legumi secchi |
formaggi grassi, latte
intero |
formaggi magri, latte
scremato |
torte, biscotti |
insalata, funghi |
uova |
marmellate |
carote, avocado |
mele, prugne |
cioccolato |
cipolle, spinaci |
pere, albicocche |
arachidi |
pomodori crudi |
pesche, ananas |
castagne |
zucchine, melanzane |
uva, fragole |
noci |
piselli freschi |
arance, pompelmi |
nocciole |
fagiolini |
pomodori cotti |
Si possono associare i cibi appartenenti alla stessa colonna.
I cibi a digestione neutra possono essere associati con quelli a digestione basica oppure con
quelli a digestione acida.
Per evitare problemi non si dovrebbero associare i cibi a digestione basica con quelli a
digestione acida.
Anche la masticazione dovrebbe essere molto curata perché un cibo ben masticato viene
digerito molto più facilmente. L'ideale sarebbe masticare ogni boccone di cibo per almeno
50 volte fintanto che diventi un impasto liquido. A coloro che non riescono a masticare così
a lungo si suggerisce di deporre la posata tra un boccone e l'altro, e senza accorgersi si
allungherà notevolmente il tempo di masticazione.
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