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L'ACIDO URICO, UN NEMICO SUBDOLO E PERICOLOSO
Sommario 
In tutto il mondo le malattie osteoarticolari (Questa definizione si aggiorna con quanto
stabilito dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR), per le cui disposizioni le
cosidette "malattie reumatiche" o "artropatie" è bene che vengano chiamate "malattie
osteoarticolari e dei tessuti connettivi".
Per maggiori informazioni
(clicca qui).
In Italia, nella scala di morbosità di tutte le malattie quelle reumatiche occupano il
secondo posto dopo quelle del sistema cardiocircolatorio e il primo tra le malattie croniche
degenerative (fonte Istat). Sempre in Italia, cinque milioni e mezzo di persone (cioè circa
il 10% della popolazione) sono colpite da una malattia reumatica.
A questo punto comincerete a chiedervi cosa centrano le malattie reumatiche con l'acido
urico...
Ebbene l'acidificazione dell'organismo assieme all'accumulo di cristalli di acido urico sono
due delle cause che spalancano le porte alle malattie osteoarticolari.
In questo articolo spiegheremo perché e come tenere sotto controllo l'acido urico del nostro
organismo.
COME SI PRESENTA
L'acido urico, sotto forma chimica, è un solido bianco e cristallino, inodore ed insapore,
difficilmente solubile nell'acqua (1/15.000), il che spiega perché si può depositare nei
tessuti dell'organismo.
DOVE SI CREA E QUALI SONO I VALORI OTTIMALI
L'acido urico si crea nel fegato a causa dei processi necessari per eliminare la
cellule organiche vecchie o quelle derivate dall'alimentazione.
Seguono i valori normali di acido urico presenti in un decilitro (dl) di sangue:
- Maschi: 2,1-8,5 mg/dl.
- Femmine: 2.0-6,6 mg/dl.
Fonte:http://www.healthatoz.com
COME VIENE ELIMINATO
Una persona sana, che non assume purine (vedi articolo "I pericoli dell'eccessiva
cidificazione organica) con l'alimentazione, ne elimina circa 340-500 mg al giorno tramite
l'urina. Circa 200 mg vengono versati nella bile nel giro di 24 ore ed una minima quantità
se ne esce con il sudore.
COSA SUCCEDE SE L'ORGANISMO NON RIESCE AD ELIMINARLO TUTTO
Se la sua presenza nel sangue supera i 70 mg/dl la situazione diventa patologica e
prende il nome di iperuricemia. Siccome le sostanze contenute nell'acido urico (gli urati)
si sciolgono assai difficilmente, l'unica possibilità che ha il sangue di liberarsene è
quella di depositarli in alcuni tessuti sotto forma di minuscoli aghi detti UMS (cristalli
di urato monosodico).
Il deposito degli UMS può creare varie patologie, tra queste citiamo: sclerosi,
durimento e formazione di calcoli renali, biliari ed epatici. Si può anche depositare nelle
cartilagini delle articolazioni, nei muscoli creando artriti, artrosi, reumatismi, gotta,
sciatica, nevrite.
Nell'urina umana dovrebbe essere presente in quantità limitata e quando la soglia massima
viene superata subentra una malattia chiamata uricosuria. Questa è una condizione pericolosa
perché l'acido urico si può cristallizzare e fungere da nucleo per la formazione di calcoli
renali che possono bloccare gli ureteri inibendo la normale discesa dell'urina verso la
vescica.
PATOLOGIE DA DEPOSITO DI CRISTALLI DI ACIDO URICO
Tra i tessuti in cui tendono ad accumularsi gli UMS, citiamo quelli avascolari (per es., le
cartilagini), quelli poco vascolarizzati (per es., tendini e legamenti) e quelli che si
trovano intorno alle articolazioni periferiche distali o ai tessuti più freddi (per es.,
l'orecchio). Il deposito di acido nelle articolazioni porta al loro deterioramente con
conseguente comparsa di osteoartrite ed altre malattie osteoarticolari.
Anche l'acido urico, che arrivano nell'urina, può precipitare creando delle piccole
formazioni di cristallo che, nel tempo, possono aggregarsi per formare dei granelli o
addirittura dei calcoli. Nella gotta cronica grave, i cristalli di UMS possono depositarsi
nelle articolazioni centrali più grandi e nei tessuti degli organi, reni compresi.
PATOLOGIE DA DEMINERALIZZAZIONE
Quando il sangue diventa troppo acido l'organismo preleva i minerali alcalinizzanti (calcio,
potassio, sodio e magnesio) dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti.
Appare evidente che questa situazione, se protratta nel tempo, può causare varie patologie,
tra esse la più frequente è l'osteoporosi.
Questa dieta è fortemente raccomandabile per chiunque soffra di malattie osteoarticolari, ma
può tranquillamente essere adottata da tutti a scopo preventivo. Ricordiamo comunque di
consultare il proprio medico prima di intraprendere programmi alimentari personalizzati e
prolungati.
COLAZIONE
Frutta di stagione (possibilmente una qualità per volta), oppure: Yogurt, oppure:
biscotti con poco zucchero (tipo Oro Saiwa) e infuso di erbe non dolcificato.
Ricordare che zuccheri + amido creano fermentazione e quindi acidificazione.
Pertanto evitare pane e miele e pane e marmellata.
Non usare succo di arancio con pane, torte o biscotti.
Ricordare che acido + amido creano fermentazione e quindi acidificazione.
PRANZO
Solo il primo piatto con contorno di verdure crude. Qualche oliva nera ed un pacchetto di
crackers per chiudere in bellezza. Niente frutta o dessert!
Non usare aceto o limone sull'insalata perché acidi + amidi producono fermentazione e
quindi acidificazione.
CENA
Solo il secondo, alternando: pollo, formaggio di capra o pecora, uova, yogurth, pesce.
Sempre accompagnato da verdura cruda. Niente frutta o dessert!
Non usare aceto o limone sull'insalata perché acidi + amidi producono fermentazione e quindi
acidificazione.
CARBOIDRATI |
PROTEINE |
Zuccheri e sciroppi |
Amidi |
Frutta dolce |
Animali |
Vegetali |
Fruttosio.
Melassa.
Miele.
Sciroppo d'acero.
Sciroppo di canna.
Zucchero bianco.
Zucchero di latte.
Zucchero greggio. |
Arachidi.
Castagne.
Cereali (riso, farina, granoturco, avena, miglio, ecc.).
Legumi secchi (eccetto la soia).
Patate (tutte le variet).
Radici di caladione.
Topinambur.
Zucca.
Poco amido:
Barbabietole rosse.
Cavolfiore.
Carote.
Rutabaga.
Sassefrica. |
Banana.
Cachi.
Datteri.
Fichi secchi.
Pere seccate al sole.
Prugne secche.
Uva passa.
Uva dolce. |
Carne,
pesce, pollame, salumi, insaccati, ecc. (eccetto il grasso).
Formaggi di vacca (quelli di capra e pecora lo sono meno).
Uova (tuorlo). |
In parte
tutti i cereali (riso, frumento, granoturco, avena, miglio, ecc.).
Avocado.
Legumi secchi e freschi (fagioli, piselli, soia, ecc.)
Semi (noci, nocciole, mandorle, arachidi, pinoli, pistacchi, ecc).
Olive
|
ACIDI |
ORTAGGI NON AMIDACEI |
GRASSI |
Varie |
Frutta acida |
Frutta acidula |
Verdura acida |
|
|
Aceto.
Coca Cola.
Succhi di frutta conservati.
Latte di soia, avena, riso, ecc. |
Ananas.
Arancia.
Cedro.
Limone.
Mela acida.
Melagrana.
Pesca acida.
Pompelmo.
Susina acida.
Uva acida.
Ribes
Lampone |
Albicocca.
Cerimolia.
Ciliegia dolce.
Fichi freschi.
Mela dolce.
Mango.
Mirtillo
Mora
Fragola
Pera.
Papaia.
Pesca dolce.
Susina dolce. |
Pomodoro cotto |
Aglio.
Bietole (coste).
Broccoli.
Cavolini di Bruxelles.
Cavolo cappuccio.
Cavolo
Cetriolo.
Cicoria.
Cipolle.
Crescione.
Dente di leone.
Erba cipollina.
Foglia di barbabietola rossa.
Foglie di rapa.
Granoturco tenero.
Indivia.
Lattuga.
Legumi freschi teneri.
Melanzana.
Porro.
Prezzemolo.
Primula.
Ravizzone.
Scalogno.
Sedano.
Rabarbaro. |
Avocado.
Burro.
Carni grasse.
Lardo.
Olio di cotone.
Olio di girasole.
Olio di mais.
Olio di noci.
Olio di sesamo.
Olio di soia.
Semi oleaginosi (la maggior parte): noci, nocciole, arachidi, ecc.
Panna.
Strutto. |
Eliminare le bevande gassate, anche l'acqua minerale di questo tipo.
Eliminare bevande e alimenti ghiacciati: sono dannosi per fegato e pancreas.
Evitare di bere acqua (o bevande a base di acqua) ai pasti: rende difficile l'assimilazione dei grassi: meglio un bicchiere di vino.
Eliminare lo zucchero bianco, usarne poco di canna oppure fruttosio oppure miele.
Eliminare dolci e dolciumi, cioccolato incluso, sono acidificanti.
Eliminare i cereali integrali, sono acidificanti.
Eliminare i legumi, sono acidificanti.
Eliminare latte e formaggi di vacca, sono acidificanti.
Eliminare latte di soia, avena, ecc. sono acidificanti.
Eliminare i succhi di frutta conservati, sono acidificanti.
Eliminare i dadi e surrogati per brodo, sono acidificanti.
Eliminare la carne rossa (vitello, manzo, ecc.) e il maiale (salumi e insaccati).
Usare la frutta lontano dai pasti.
Usare poca verdura cotta perché fermenta.
Mangiare la patate da sole o con altre verdure cotte o con olive.
Non combinare le patate con carne, pesce o formaggio.
Non combinare caffè e latte.
Non combinare prosciutto e melone.
Usare i legumi con molta parsimonia.
Possibilmente non utilizzate amidi nel pasto serale perché il pancreas ha poca energia.
Pertanto alla sera niente pasta, pane, riso, minestre, pizza o minestroni.
Come regola generale amidi e carboidrati al mattino e a mezzodì proteine alla sera.
Partite con piccoli passi ed utilizzate la vostra sensibilità, fantasia ed intelligenza
per studiare menù appetitosi ma ben combinati....
Un ultimo consiglio: mangiate in un ambiente il più sereno e rilassato possibile!
- 1. Viktoras Kulvinskas, Survival in the 21th century (Sopravvivere nel 21° secolo).
p. 101 - Omangod Press, Connecticut, U.S.A., 1975.
- 2. Gale Encyclopedia of Medicine.
Published December 2002. Gale Group The Essay Author is Janis O. Flores.
- 3. Jacobs, David S., et al. Laboratory Test Handbook. 4th ed.
New York: Lexi-Comp Inc., 1996.
- 4. Pagana, Kathleen Deska. Mosby's Manual of Diagnostic and Laboratory Tests.
St. Louis: Mosby, Inc., 1998.
- 5. Cahill, Mathew. Handbook of Diagnostic Tests.
Springhouse, PA: Springhouse Corporation, 1995.
- 6. Dale Alexander, Arthritis and common sense (Artrite e buon senso).
Witkower Press Incorporated - Hartford, Connecticut, USA, 1956.
- P. Antognetti, Latte e formaggio, rischi e allergie per adulti e bambini.
Macro/Edizioni, Diegaro di Cesena (FO). Ordinabile al 0547-346.290.
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