PARASSITI INTESTINALI: MOLTI LI HANNO POCHI LO SANNO
(prima parte)
Sommario 
Oggi si pensa poco ai vermi, ma non è detto che i vermi pensino poco a noi!
(Dott. Lorenzo Bracco)
Si chiamano "parassiti" gli esseri che vivono a spese di un altro organismo di una specie
diversa dalla loro. Vi sono dei parassiti che riescono a vivere indipendentemente d
all'organismo ospitante (detti facoltativi) e altri che, invece, dipendono interamente
dall'organismo che li ospita per la loro sopravvivenza. Si distinguono in ectoparassiti,
che vivono a contatto della pelle (pulci, pidocchi, zecche, acari, ecc.) e endoparassiti,
che vivono all'interno dell'organismo (protozi, vermi, ecc.).
I vermi e i protozoi sono considerati parassiti intestinali e spesso sono assai dannosi
per l'ospite, anche se non sempre sono portatori di malattia, anzi talvolta possono restare
nell'organismo senza far danni visibili, anche se competono con le cellule umane per
accaparrarsi il nutrimento ed emettono rifiuti tossici che si possono riversare nel sangue
intossicandolo. In alcuni casi migrano dall'intestino ad altri organi colonizzandoli,
riducendone o annientandone la vitalità.
Parlare di parassiti in una rubrica dedicata all'alimentazione può sembrare strano, ma
nella realtà buona parte dei parassiti sono correlati a ciò che quotidianamente mangiamo.
L'argomento è considerato piuttosto spiacevole, perché pensare di "essere infestato dai
vermi" è qualcosa che infastidisce non poco a livello psicologico, anche perché i parassiti
sono "cose sporche" e a nessuno di noi piace pensare di essere pieni di cose sporche che
vivono a nostre spese.
Il parassita ha come unico interesse quello di sopravvivere, quindi non è quasi mai letale
per chi ce l'ha, anche perché morendo l'ospite morirebbe pure il parassita. Da questa
semplice constatazione si evince che tra il parassita e l'uomo si stabilisce una sorta di
convivenza, basata sovente su un basso tasso di disturbo. Insomma, il parassita il più delle
volte "vive e lascia vivere", e cerca di creare, almeno apparentemente, il minor numero di
problemi possibile a chi quotidianamente lo nutre.
Proprio per questo motivo buona parte dei medici non sono motivati ad arrivare ad una
diagnosi relativa alle infestazioni parassitarie e quando ci arrivano è quasi sempre dovuto
ad una serie di valutazioni casuali. Capita per esempio che alcune persone si accorgano di
avere la tenia defecando, ma in realtà la tenia era presente da molto tempo nell'organismo e
non si era fatto caso ai relativi sintomi. Inoltre a volte si osserva quasi un legame
emozionale tra il parassita e chi lo ospita, quasi che il parassita non voglia rendersi
troppo sgradito e che l'uomo non desideri disturbare troppo il parassita.
Tralasciamo volutamente nella successiva descrizione i parassiti che vivono sulla pelle o
in altre parti del corpo che non siano l'intestino, sia per ridurre la portata dell'argomento
che per rimanere attinenti alla filosofia della rubrica.
I parassiti intestinali sono esseri sia monocellulari (es. i protozoi tra i quali i più
importanti parassiti dell'uomo sono l'Ameba, la Giardia e il Toxoplasma) che pluricellulari
(es. gli Elminti comunemente chiamati Vermi): vi sono circa 170 varietà di parassiti che
circolano nell'organismo, talvolta si creano direttamente nell'intestino ma più sovente
entrano attraverso la bocca.
Quando si trovano nell'intestino possono attraversarlo ed essere veicolati, per mezzo del
sangue, in tutto l'organismo andandosi ad annidare nei punti deboli del corpo. Sono anche in
grado di "sporcare" il sangue dando luogo a molteplici problematiche, una delle quali è
l'epilessia.
Il problema dei parassiti intestinali riguarda tutta la popolazione mondiale. Attualmente
la loro presenza viene diagnosticata in una percentuale trascurabile di casi per quattro
motivi:
1) I sintomi che possono dare sono molto variabili, ed è molto difficile riconoscere un
quadro diagnostico preciso.
2) A livello mondiale, per qualche inspiegabile ragione, non viene data importanza a
questo fenomeno e raramente i medici ne hanno competenze approfondite.
3) Esistono nel mondo pochi laboratori attrezzati per i test dei vari parassiti e i
protocolli usati per i pochi parassiti presi in considerazione sono largamente inefficaci.
4) La vita dei parassiti si svolge in molte fasi e in generale si rilevano dalle analisi
solo nella forma adulta, che è palese nelle feci o nell'area perianale solo per breve tempo.
Infatti in Africa, quando si presume che un paziente abbia i parassiti intestinali, lo si
purga e lo si tiene in ospedale fintanto che evacua. L'esame delle feci viene fatto subito,
perché dopo due ore le tracce scompaiono.
La dottoressa americana Hulda Regehr Clark, una pioniera del settore, con i suoi studi sui
parassiti intestinali e dei danni che possono causare ha avuto il merito di proporre alla
comunità medica e scientifica l'attualità di questo problema. La pericolosità dei parassiti
intestinali si comprende facilmente considerando che l'intestino contiene la maggior parte
del sistema immunitario, ovvero il sistema che ci deve proteggere dall'assalto dei germi
invasori.
Mi sono imbattuta per la prima volta in questi strani esserini durante una seduta di
colonterapia. Certo, all'Università li avevo studiati, ma sembravano appartenere più che
altro al Terzo Mondo, dove facevano cose da matti e rimanevano tra i problemi più grossi da
risolvere in campo sanitario (...).
Sono andata a a fare una visita presso un laboratorio di analisi specializzata
in parassitologia e qui mi hanno fatto vedere decine di campioni prelevati con i più
disparati parassiti.
Altro che problema medievale, siamo ridotti proprio male! I parassiti sembrano infestare
un'alta percentuale della popolazione, e il brutto che nessuno pensa più ai vermi come ad una
possibile causa di problema di salute nella nostra supercivilizzata società! A questo punto
la convinzione che molti coliti, stitichezze, dolori intestinali non siano altro che
parassitosi ha cominciato a farsi strada nella mia mente.
Ma i parassiti non danno sempre e solo problemi intestinali: anche la depressione,
le turbe mentali, le asme, le epatiti, le dermatiti e chissà cos'altro possono essere
provocate da queste insidiose (...).
Sembra infatti che le sostanze emesse dai parassiti si combinino con dei veleni
che abitualmente introduciamo nel corpo, come i conservanti alimentari, o altri
composti chimici considerati innocui dalla scienza moderna.
Il risultato sono dei nuovi composti molto irritanti a livello cellulare (...).
(D.ssa Alessandra Previdi).
Quasi tutti gli agenti responsabili delle parassitosi intestinali diffuse nella nostra
area geografica possono essere evidenziati nelle feci come tali o sottoforma di uova o larve.
Purtroppo però la loro identificazione non è sempre agevole.
I campioni di feci su cui eseguire le indagini dovrebbero essere almeno tre e raccolti in
giorni differenti perché molti parassiti vengono eliminati periodicamente dall'intestino e non ad ogni evacuazione. Le feci dovrebbero essere inviate al laboratorio analisi immediatamente dopo la raccolta.
Se questo non è possibile i campioni dovrebbero essere conservati in alcool polivinilico.
Inoltre l'esame microscopico delle feci può essere eseguito con varie metodiche, e non tutte
sono ugualmente efficaci per identificare un dato tipo di parassita.
Esiste poi una parassitosi intestinale, diffusa tra i bambini, e chiamata Ossuriasi, nella
quale conviene ricercare le uova dei parassiti non nelle feci, ma tramite lo Scotch-test,
ovvero l'applicazione di striscioline adesive nella regione perianale. Questa tecnica può
essere utilizzata anche per la Teniasi.
(Dott. Giuseppe Trisolino, Policlinico S. Orsola, Bologna)
Ho lavorato in Africa ed ho avuto modo di vedere l'approccio seguito per scoprire i
parassiti intestinali ed ho capito perché non è facile riscontrarli. Nell'ospedale in cui ho
lavorato, il paziente in cui si sospettava una parassitosi intestinale veniva purgato e
quindi rimaneva in ospedale fintanto che subentrava l'evacuazione. L'esame per la parassitosi
veniva eseguito subito, a feci ancora calde, perché se si fosse aspettato qualche tempo le
uova si sarebbero sciolte.
(Dott. Emma Castagnari)
"L'uomo è gravemente infestato da parassiti tra cui i trematodi che alla presenza di
solventi, quali l'alcool isopropilico - il benzene - il metanolo - lo xilene - il toluene e
altri, possono completare il loro ciclo vitale nell'interno del corpo umano. Questi parassiti
adulti producono l'orto-fosfo-tirosina che è lo stimolante mitotico che instaura il processo
canceroso nel corpo umano.
Eliminando questi parassiti, i vari solventi e quegli elementi che li producono, si può
eliminare il cancro. Sembra molto semplicistico, specialmente se si conoscono i retroscena,
gli studi e le terapie molto complicate e diversificate applicate dalla medicina ufficiale."
(Dott. Hulda Regehr Clark)
"Si trova solo quello he si cerca e si cerca solo quello che si conosce!"
(Prof J.P. Coulaud, Istituto di medicina tropicale Claude Bernard di Parigi).
I parassiti possono entrare in noi tramite:
- l'acqua che beviamo,
- il cibo vegetale impropriamente lavato,
- carne cruda o poco cotta, pesce crudo o poco cotto, crostacei crudi o poco cotti,
- gli animali domestici, specialmente i cani,
- contatto accidentale diretto con feci umane o animali contaminate o indiretto tramite
terra o polvere.
Lo sviluppo dei parassiti viene facilitato da:
- la scarsa pulizia e l'abitudine di mettersi le mani in bocca,
- il consumo di cibo improprio e contaminato,
- tossine dovute all'ambiente o ai prodotti chimici usati nell'industria farmaceutica o alimentare,
- l'uso di antibiotici e medicine che tendono ad abbassare le difese immunitarie,
- i viaggi e i soggiorni nei Paesi particolarmente a rischio (tutti i Paesi emergenti,
mediorientali ed africani.
- 1. Dott. Lorenzo Bracco, Di piatto in piatto.
Tel. 011-668.8992. www.lorenzobracco.it
- 2. Hulda Regehr Clark, La cura di tutte le malattie.
Macro Edizioni, Cesena (FO). Tel 0541.344820.
- 3. Claudio Viacava, Patologie Occulte - La causa del cancro e di altre
malattie alla luce di nuove scoperte scientifiche.
Macro Edizioni, Cesena (FO). Tel 0541.344820.
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