I RADICALI LIBERI, PERICOLO PER LA SALUTE
Immagine tratta da http://protonutrizione.blogosfere.it/2007/03/i-radicali-liberi-utilita-e-pericoli.html
Sommario 
Nel nostro organismo i radicali liberi si formano di continuo.
Le cellule, per vivere, hanno bisogno di energia che deriva da
complesse reazioni chimiche coinvolgenti l’ossigeno. È durante
questi processi che si formano i radicali liberi. Ed il loro numero
aumenta con l’intensificarsi di queste reazioni dovuto a svariate
cause, quali: esercizio fisico eccessivo, malattie, alcuni farmaci,
inquinamento atmosferico, fumo, radiazioni, raggi ultravioletti,
gas di scarico, pesticidi e gli errori della moderna alimentazione.
I radicali liberi, nel nostro organismo, agiscono indiscriminatamente
sulle cellule; fra i bersagli colpiti, i più importanti sono:
i lipidi, gli enzimi e il DNA
.

Sono passati più di cinquant'anni da quando, nel 1956, Denham
Harman ha proposto la teoria dei radicali liberi, sostanze nocive
che si possono accumulare diventando assai dannosi per quasi
tutti i costituenti dell'organismo.
I radicali liberi sono molecole costituite da un
raggruppamenti di atomi instabili, in quanto manca loro un
elettrone in una delle orbite esterne. Per questo motivo essi
tendono a ritornare in equilibrio prendendo l'elettrone mancante
da qualsiasi molecola con la quale vengono a contatto; dopo tale
contatto tale molecola diventa "ossidata" diventando
a sua volta un radicale libero.
Fortunatamente l'organismo ha dei mezzi per bloccare questa riproduzione a catena,
purtroppo, però, i radicali liberi in circolazione sono assai distruttivi per
alcune sostanze vitali dell'organismo, e generano dei danni che causano numerose malattie.
Per capire il fenomeno detto ossidazione si immagini cosa
succede ad un pezzo di ferro non verniciato resta esposto
nell'aria. Assai presto i suoi atomi interagiranno con l'ossigeno
nell'aria e, nel tempo, arrugginirà fino a disintegrarsi. Se,
invece, tale ferro fosse protetto da una buona vernice, potrebbe
mantenersi nel tempo. Questo dimostra l'importanza di una valida
protezione nei confronti dell'azione dell'ossigeno nei radicali
liberi.
Tra i prodotti che tendono ad ossidarsi facilmente, troviamo i
grassi essenziali (EFA, Essential Fatty Acid), infatti il pesce
sui banchi del supermercato va a male nel giro di pochi giorni
poiché l'olio presente nel suo tessuto assorbe l'ossigeno presente
nell'aria in quantità elevata.
I radicali liberi sono pericolosi perché hanno un azione
distruttiva nei confronti delle cellule e dei grassi che ne
formano le membrane (liperossidazione). Sono anche dannosi nei
confronti di alcuni costituenti cellulari come gli zuccheri e i
fosfati, gli enzimi e le proteine contenute nel nucleo. Posso
persino arrivare a deteriorarne il DNA (acido
desossiribonucleico) alterandone le informazioni genetiche.
Immagine tratta da: www.sportraining.net/radicali.htm
Tra i problemi causati dai radicali liberi troviamo:
invecchiamento in generale, le rughe della pelle, fenomeni
infiammatori, artrite, asma, bronchiti croniche, artrosi,
cataratte, malattie del fegato (epatiti), nefriti insonnia colpi
di sole, perdita di capelli. Attualmente alcuni autori ritengono
che i radicali liberi possano anche causare alcune patologie
degenerative come: cancro, malattie dell'apparato
cardiovascolare, diabete, sclerosi multipla, artrite reumatoide,
enfisema polmonare, cataratta, morbo di Parkinson e Alzheimer,
dermatiti, ecc.
In Italia l'aspettativa di vita è di circa 75 anni. Se una
persona riuscisse a mantenesse un livello contenuto di radicali
liberi, allora potrebbe aspettarsi di arrivare a 120 anni. Da
questo si può capire quanto sia importante conoscere e combattere
questi nemici del nostro organismo.
Alcuni si generano con la respirazione. Mentre il 95% circa
dell'ossigeno inalato viene utilizzato dalla cellule per produrre
energia, il rimanente 5% dà origine ai radicali liberi. Questa
minima quantità non è dannosa, in quanto serve al sistema
immunitario per la difesa e l'eliminazione dei germi e di altri
agenti patogeni.
Purtroppo vi sono altre condizioni che concorrono alla
formazione dei radicali liberi, ed esse si possono verificare,
sia in condizioni di salute normale che in presenza di qualche
patologia. E quando la quantità di radicali liberi supera un certo livello,
si viene a creare una situazione pericolosa per l'organismo.
Condizioni normali di salute
In queste condizioni i radicali liberi aumentano quando la
persona pratica dello sport o delle attività che richiedono
sforzi muscolari. In questo caso il suo consumo di ossigeno può
aumentare fino a venti volte, e aumenta in proporzione anche la
produzione di radicali liberi. Va notato che si sono riscontrati
dei valori elevati di radicali liberi anche in persone sedentarie
sottoposte a stress psico-fisico.
Aumenta la produzione di radicali liberi, con valori molto
alti, anche in coloro che si trovano nelle condizioni seguenti:
- inquinamento ambientale (fumo di tabacco, radiazioni solari,
ecc.),
- abuso di bevande alcoliche,
- farmaci non naturali (pillola contraccettiva, uso di estrogeni durante
la menopausa, ecc),
- gli alimenti mal digeriti e mal assimilati,
- le diete in compaiono troppe proteine (carne, pesce, pollame, uova, formaggi)
e grassi animali (grassi polinsaturi),
- alcune malattie come l'artrite reumatoide, gli stati infiammatori in genere, i traumi
al sistema nervoso, le problematiche cardiovascolari, ecc.
- la presenza di ischemia in qualche tessuto con la conseguente
riduzione dell'apporto di sangue,
- l'azione dei gas e sostanze tossiche dovute alla combustione dei motori,
- il danno prodotto da metalli pericolosi usati nell'industria (cadmio, piombo,
mercurio, ecc.) e dagli idrocarburi derivati dalle lavorazioni
chimiche, ecc.
- alcune radiazioni ionizzanti e quelle solari che possono danneggiare gli acidi grassi
polinsaturi delle membrane cellulari con la conseguente formazione di radicali liberi,
- l'attività fisica intensa in quanto incrementa la respirazione
con conseguente surplus di formazione di perossido di idrogeno.
Condizioni patologiche
Troviamo dei valori alti di radicali liberi in un elenco molto
lungo di malattie. Tra esse vi sono le patologie allergiche e
quelle flogistiche pertanto possiamo elencare: il diabete,
l'artrite rematoide, l'ipertensione, l'Alzheimer, la stenosi
della carotide, ecc.
Va notato che le cure utilizzate dalla medicina ufficiale non
considerano i radicali liberi, e tantomento tendono alla loro
riduzione ciò, infatti, comporterebbe un trattamento specifico
con sostanze antiossidanti.
Si accumulano a causa di una ridotta efficienza dei sistemi di difesa oppure per
alcune cause esterne ed anche per una carenza organica di sostanze
antiossidanti. Questa carenza può dipendere dal fatto che esse mancano nella dieta o non sono
assorbite nel modo dovuto.
Quando l'organismo non riesce ad eliminare i radicali liberi
in eccesso, essi si accumulano nei tessuti danneggiando le
cellule. Il danno, nel tempo, può evolvere creando problemi
locali o sistemici (che interessano tutto l'organismo, Ndr.),
generando così, un quadro clinico cosiddetto stress
ossidativo. Questo stress comporta un deterioramento delle
cellule, e quindi dei tessuti da esse costituiti, con una
evidente perdita di efficienza.
Il danno provocato dallo stress ossidativo alle cellule inizia nella membrana, e ciò
comporta uno scambio minore tra esse ed il mondo esterno
(matrice) da cui ricevono il nutrimento ed in cui scaricano gli
scarti creati con il loro metabolismo. Il danno può arrivare
all'interno delle cellule, alterando la produzione dell'energia
cellulare (ATP), e può giungere persino ad alterarne il DNA,
ovvero il patrimonio genetico, con conseguenti effetti mutageni e
quindi tumore.
Attualmente lo stress ossidativo è ritenuto
responsabile dell'invecchiamento precoce della pelle ed anche molte malattie,
che vanno dall'infarto all'ictus, dalla colite alla pancreatite,
dall'ipertensione arteriosa all'aterosclerosi, dal Parkinson alla
Demenza di Alzheimer, dall'obesità al diabete, dalla bronchite
cronica all'artrite reumatoide, dall'AIDS a numerose forme di
cancro.
Va sottolineato che, a differenza delle altre patologie, quasi
sempre identificabili con un esame medico e delle indagini
mirate, lo stress ossidativo è difficile da riscontrare, perché
non genera sintomi ben definiti. Comunque, anche se non fornisce
nessun fenomeno evidente, che possa suggerire un approfondimento
diagnostico, basterebbero dei semplici test biochimici per
inquadrarne la presenza.
La rimozione di tale stress aiuterebbe una persona ad eliminare vari
problemi attuali, e gli eviterebbe un peggioramento che potrebbe
compromettere la qualità e/o la durata della sua vita.
Nelle condizioni normali, il nostro organismo è in grado di
neutralizzare i radicali liberi con un complesso sistema di
difesa, costituito da un insieme di sostanze antiossidanti,
tra cui troviamo: enzimi, vitamine, sostanze naturali
similvitaminiche (es. bioflavonoidi) ed alcuni oligoelementi (es. selenio).
Tra le sostanze non enzimatiche ricordiamo la Vitamina
E, la Vitamina C, i carotenoidi, i polifenoli, le antocianine,
ecc. Tutti questi elementi sono in grado, attraverso vari
meccanismi, di ostacolare l'azione ossidante dei radicali liberi.
Per ulteriori dettagli clicca qui.
Fino a poco tempo fa esisteva solo l'ESR (Electron Spin
Resonance), molto costoso e perciò utilizzato solo in alcuni
Centri di ricerca. Recentemente è nato un nuovo metodo, detto
FRAS (Free Radical Analitycal System) con cui, in poco tempo e
con costo contenuto, è possibile misurare il livello dei
radicali liberi nel sangue. Il FRAS è costituito da un
fotometro, una mini-centrifuga e da un reagente che si chiama
d-ROMs test.
Come avviene il test con il FRAS Test?
Siccome i radicali liberi presenti nel sangue ossidano i
grassi, se ne deduce che più grassi sono ossidati e più radicali liberi vi sono.
Pertanto, se mettiamo una goccia di sangue a contatto con il
reagente, essa assumerà una colorazione tanto più intensa
quanto più grassi ossidati vi sono (in altre parole quanti più
radiali liberi vi sono).
Se poi valutiamo la colorazione con il fotometro, otterremo il
valore dello stress ossidativo che si misura in unità Carr.
Una unità Carr corrisponde ad una concentrazione di perossido di
idrogeno di 0,08 mg%.
Il valore dello stress ossidativo ottenuto viene così
considerato:
- 250 U.Carr, stress normale,
- 250 a 300 U.Carr, stress da non superare,
- oltre le 300 U.Carr: stress lieve, forte, fortissimo,
- oltre 400 U.Carr: stress fortissimo.
Per ulteriori informazioni sul FRAS Test www.pharma.it
Immagine tratta da: www.sportraining.net/radicali.htm
L'unico modo per combattere il dannoso effetto dei radicali liberi è quello di
assumere con gli alimenti:
una giusta quantità di acidi essenziali
(dettagli) e di prodotti antiossidanti
che sono presenti in natura soprattutto nella frutta e negli ortaggi, due alimenti
che contengono flavonoidi. È quindi utile consumare almeno 5-6 etti di
frutta e verdura fresche e di stagione (due etti di frutta e tre
di verdura al giorno).
Sono inoltre considerati antiossidanti:
- Pigmenti vegetali: polifenoli, bioflavonoidi;
- Vitamine: vitamina C, vitamina E, betacaroteni (provitamina A);
- Micronutrienti ed enzimi: selenio, rame, zinco, glutatione,
coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.).
Siccome assumiamo queste sostanze, prima di tutto
con l'alimentazione, è davvero importante una
dieta sana, a base di cereali e frutti di coltivazioni
biologicamente controllate e possibilmente non trattate.
I maggiori fornitori di antiossidanti sono:; cereali (grano,
germogli), i fagioli, le noci, i germogli ed i derivati del latte di capra o pecora.
Va notato che i vari antiossidanti hanno un'azione selettiva,
riescono infatti ad annullare uno o due specifici radicali
liberi. Per una esposizione dettagliata dei vari antiossidanti
consigliamo di visitare il sito
www.sportraining.net/radicali.htm
L'antiossidante OPC
Quando i radicali liberi raggiungono dei livelli pericolosi, è consigliabile ricorrere ad
un valido prodotto antiossidante. Uno dei più efficaci è l' OPC
(Oligomere ProCyanidine), un prodotto vegetale estratto dalla
corteccia del Pino Marittimo e dalla Vitis Vitifera con
procedimento brevettato. Chimicamente rientra nella categoria dei flavonoidi.
La particolare posizione dell'OPC tra gli antiossidanti gli permette un ottimo
intervento nei modi seguenti:
- L'OPC è continuamente assunto dal corpo e distribuito
dappertutto. Combatte i radicali liberi molto velocemente, ne
riduce il potenziale di distruzione e previene i segni di
decadimento condizionati dall'età.
- L'OPC combatte i radicali liberi in molti diversi punti
d'insorgenza nel corpo.
- L'OPC neutralizza molti diversi tipi di radicali liberi: è
un efficace antiossidante sia in ambiente grasso che acquoso. In
ciò si distingue dagli altri antiossidanti i quali sono attivi o
in ambiente grasso o in ambiente acquoso.
- Molto più forte della vitamina C, L'OPC neutralizza i
radicali liberi nel corpo, rafforza l'azione della vitamina C e
la mantiene attiva dieci volte più a lungo.
- L'OPC è anche più efficace della vitamina E, dato che
riesce a combattere radicali liberi di diverso tipo.
Questa versatilità rende l'OPC il più forte "cacciatore di
radicali" pronto ad accettare tutte le sfide.
- Tuttavia l'OPC è specializzato in un settore in particolare:
protegge il tessuto connettivo (soprattutto il collageno), in
modo estremamente efficace, dall'attacco dei radicali liberi, le
cui continue aggressioni alle membrane cellulari di organi e alle
cellule immunitarie portano a trasformazioni della membrana
cellulare. L'OPC impedisce la distruzione delle membrane
vascolari dello stomaco, dell'intestino, del cervello, delle vie
respiratorie, delle articolazioni e della spina dorsale,
bloccando le malattie degenerative o perfino facendole regredire.
Trovi l'elenco qui sopra e varie informazioni sul legame tra le diverse allergie,
la debolezza alla vista, le vene varicose, i disturbi femminili e quelli dovuti all'età,
nel volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC. In tale libro si spiega la scoperta
"della molecola del nuovo millennio": l'OPC, effettuata dal prof. Masquelier diversi anni
fa ed ora in vendita anche in Italia. Trovi qualche brano dal libro
cliccando qui.
Se sei interessato all'acquisto dell'OPC trovi le informazioni
necessarie cliccando qui.
Secondo un rapporto dell'OMS, il fabbisogno di acidi grassi
essenziali è il seguente:
- Omega 6: dal 5 all'8% del fabbisogno calorico giornaliero,
- Omega 3: dall'1 al 2% del fabbisogno calorico giornaliero.
Quindi, facendo il conteggio per una persona normale che consuma circa
1800 kcal al giorno, se ne deduce che essa dovrà assumere
12 gr di Omega 6 e 3 gr di Omega 3 al giorno.
Per assicurare all'organismo questa quantità di grassi essenziali
si dovrebbero assumere regolarmente i cibi seguenti:
- Omega 3: olio di lino, semi di lino, noci,
pesci grassi (salmone, aringhe, sardinesgombro),
- Omega 3: frutta secca (specialmente le noci) o, in alternativa,
olio di semi (lino, girasole, mais, soia, sesamo).
Ricordiamo che l'olio extravergine di oliva non contiene
una quantità significativa di grassi essenziali.
I grassi essenziali esaminati in questo articolo svolgono
molte funzioni importanti, e dovrebbero essere assunti
regolarmente con l'alimentazione. Quando non vengono assunti in
quantità ottimale possono causare delle problematiche profonde
che si manifestano solo dopo molto tempo.
Leggendo questo articolo qualcuno potrebbe intimorirsi
constatando come abbia utilizzato pochi grassi essenziali nella
sua alimentazione. Precisiamo perciò che tale carenza diventa
problematica solamente dopo che ne sono state assunte quantità
inferiori all'1% per alcuni mesi, cosa praticamente impossibile
per chi segue una dieta variata. Comunque, a titolo informativo,
precisiamo che tale carenza può causare un aumentata
sensibilità alle infezioni, varie forme di dermatite e
desquamazione della pelle.

Vivere più a lungo e sani con l'OPC
Tratto dal volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC - Vitalità naturale per il nuovo millennio.
di Anne Simons Alexander Rucker - Traduzione di Anna Grohmann-Colella.
Corrado Lampe Editore, ISBN 88-900165-1-5
Il libro è disponibile in Farmacia o nel sito:
www.pharma.it
In questo libro, frutto di un'accurata ricerca, gli autori
informano ampiamente sulla scoperta e sull'applicazione della
tanto cercata "vitamina P", uno dei rimedi più
efficaci contro l'invecchiamento precoce, la debilitazione del
sistema immunitario, le malattie cardio-circolatorie e vascolari
e molti altri disturbi. Lo straordinario spettro d'azione
dell'OPC è illustrato dagli autori in una forma accessibile a
tutti, attraverso tanti esempi di applicazione ed un'ampia
casistica:
- In pochi giorni, grazie alla sua speciale azione sul
collagene, l'OPC migliora in modo impressionante lo stato dei
vasi sanguigni (come nel caso di debolezza alle vene).
- L'OPC è il più forte antiossidante finora conosciuto in
grado di prevenire problemi cardio-circolatori e vascolari,
allergie, debilitazioni del sistema immunitario e cancro.
- Con l'OPC è possibile proteggere la vista anche in età
avanzata e in molti casi (come nella cataratta) migliorarla
nettamente.
- Come nuova sostanza naturale nella cosmesi l'OPC fa
scomparire le rughe e conferisce un aspetto giovanile.
- L'OPC ha dato buoni risultati anche come rimedio
terapeutico per allergie, neurodermite, eczemi, infiammazioni
croniche, bronchite o asma.
Perché i radicali liberi hanno un ruolo così importante?
Ma perché i radicali liberi hanno improvvisamente un ruolo
così importante e pericoloso nel nostro organismo? Che
cambiamento c'è stato nella nostra vita? La risposta, un po'
triste, è che noi stessi siamo responsabili, in gran parte,
della forza di questi pericolosi potenziali. Lo stress e i veleni
dell'ambiente provocano nel nostro corpo reazioni ossidative
artificiali, oltre a quelle naturali.
- I veleni dall'ambiente
Solo attraverso l'aria che respiriamo e l'acqua potabile ci
esponiamo a 60 000 (!) diversi veleni chimici, a partire dal fumo
di sigarette, per poi passare ai gas di scarico, alle esalazioni
dei detersivi, per finire con i tanti additivi alimentari chimici
come i conservanti, gli additivi aromatici, i coloranti, i
dolcificanti sintetici e altro ancora contenuto nei piatti già
pronti, in sughi e salse concentrate e anche in tanti altri
"alimenti".
Insetticidi (Lindan, DDT), pesticidi, fungicidi, concimi
(nitrati, nitriti) e molte sostanze chimiche (solventi e
idrocarburi alogenati come diossina, PCP, PCB), metalli pesanti
(es. mercurio in amalgama) disturbano il nostro sistema
immunitario, permanentemente, rafforzando la posizione di Mr.
Hyde.
- Esposizione a radiazioni
Le forti irradiazioni solari, la radioattività della terra,
ma anche le irradiazioni a bassa e ad alta frequenza dei diversi
apparecchi supermoderni bombardano il corpo di raggi in modo,
ancora per poco, sopportabile. Questo bombardamento attiva
potentissimi processi di ossidazione.
- Lo stress
I radicali liberi sono collegati allo stress: lo producono e
ne sono, allo stesso modo, la conseguenza. Chi è sotto stress,
si trova in una cattiva condizione fisica. L'organismo indebolito
non riesce a proteggersi dall'invasione dei radicali liberi, i
quali, viceversa, causano uno stress ossidativo nell'organismo,
come per esempio nel caso dell'Aids. In questo modo si mette in
movimento un circolo pericoloso.
Ma perché l'OPC ha così tanti svariati effetti sull'intero
organismo?
Il corpo tiene sotto scacco i radicali liberi attraverso gli
enzimi, i quali però rispetto alla superiorità numerica dei
radicali sono impotenti. Perciò il corpo ha bisogno di aiuto
dall'esterno: i cosiddetti antiossidanti sono il mezzo per
contrastare i processi di ossidazione. Ad essi appartengono
principalmente gli enzimi, la vitamina C, E, beta-carotene, il
selenio e soprattutto l'OPC!
Conoscere l'OPC, un ottimo antiossidante
Intervista tratta da www.pharma.it/opc_inter.htm
"OPC è l'abbreviazione di Oligomere ProCyanidine, prodotto vegetale estratto dalla corteccia
del Pino Marittimo e dalla Vitis Vitifera con procedimento brevettato.
Chimicamente è definito un flavanolo. Da ricerche e studi effettuati da diversi
studiosi l'OPC è in grado di superare la barriera ematoencefalica
(www.msoft.it/sclerosi/integra.htm)
e di rendersi immediatamente biodisponibile al 100% legandosi alle proteine e in
particolare al collagene.
Il nostro corpo lo sfrutta interamente con risultati immediatamente percepibili.
L'OPC è sempre più raro nella nostra alimentazione ed è necessaria e indispensabile
la sua somministrazione."
Che conseguenze provoca l'assenza di OPC?
"Per la sua mancanza sempre più persone soffrono di problemi allergici, di problemi
agli occhi, hanno dolori alle articolazioni, disturbi vascolari e dolori tipici femminili."
Quali tipi di problemi vascolari?
"L'OPC si lega principalmente con il collagene e l'elastina, due proteine importantissime
che costituiscono la struttura fondamentale delle vene, delle ossa, della cartilagine,
dei tendini, dei legamenti. Il compito del collagene e dell'elastina consiste anche nel
costruire le pareti dei vasi e mantenerle resistenti ed elastiche. E' quindi importante,
e anche studi recenti lo confermano, per le vene varicose, per le gambe pesanti,
doloranti, gonfie o piagate in caso di formicolii, emorroidi, trombosi, calcificazioni
delle arterie, ristagno linfatico ecc."
Per quali allergie è efficace?
"L'OPC è un forte inibitore dell'istamina ed è quindi stato usato con successo nel
trattamento delle allergie (www.tin.it/ioi/vitamine.htm ), in particolare allergia ai
pollini, alle erbe, all'acaro della polvere, allergia alimentare, ai peli d'animale o
da contatto con metalli come Nichel e Argento. E' importante alla fine dell'inverno
iniziare un trattamento che si protrarrà per i mesi primaverili."
Che relazione c'è tra i dolori alle articolazioni, e i problemi legati alla vista?
"Questi disturbi a prima vista indipendenti hanno un elemento comune: dipendono tutti
dalla sintesi del collagene. E' importante assumere OPC per evitare problemi vascolari,
reumatici, artritici, problemi alla vista come presbiopia e cataratta."
Quali altre notizie importanti sono contenute nel libro?
"E' importante sapere che l'OPC è un potente antiossidante, è quindi importate che
gli sportivi lo assumano costantemente, perché recenti studi hanno dimostrato che dopo
lo sforzo dovuto all'impegno sportivo, aumenta nel corpo il livello di radicali liberi
che vanno prontamente eliminati in modo che l'atleta possa rientrare immediatamente
nella sua forma migliore.
I radicali liberi vanno sempre combattuti con OPC,
particolarmente nelle persone che assumono anticoncezionali, nei fumatori, nei diabetici,
negli ipertesi, ecc. Portare i valori di radicali liberi ad un valore normale contribuisce
a mantenere un fisico sano e vivere con minori rischi di malattia."
La ditta Pharma EEC S.r.l. (www.pharma.it)
lo propone nelle seguenti confezioni:
OPC capsule contengono 50 mg di sostanza
(25% Pinus maritima e 75% Vitis Vinifera) |
OPC doppio complesso | 72 vegiCaps | Euro 45,00 |
OPC doppio complesso | 50 ml gocce | Euro 26,00 |
OPC doppio complesso | crema 50 ml | Euro 30,00 |
OPC Libro “Vivere più a lungo e sani con l’OPC” | | Euro 20,00 |
Come va utilizzato l'OPC?
Per i bambini piccoli che hanno difficoltà ad assumere le capsule, solitamente si
consiglia la somministrazione delle gocce nel dosaggio di:
0,2 ml x kg pari a 1 goccia per 5 kg di peso corporeo.
I nostri clienti, su suggerimento anche del produttore e della numerosa letteratura
che può trovare anche su Internet, assumono OPC nel seguente modo:
- 1 capsula a colazione
- 1 capsula a pranzo
- 1 capsula a cena
In caso di allergie la dose va mantenuta per l’intera stagione primaverile.
Negli altri casi, dopo la prima scatola, la quantità va ridotta mantenendo
una capsula a pranzo ed una sera.
Solitamente i cicli di cura sono primaverili ed autunnali, ma può essere adattata a
particolari caratteristiche personali (periodi più lunghi).
Consigliamo in ogni caso di contattare uno specialista.
È possibile avere notizie attraverso Internet?
Esiste moltissima bibliografia in inglese e in italiano, in particolare su:
www.inc-opc.com/italianbook.html
In italiano suggeriamo il volume: Vivere più a lungo e sani con l'OPC.
di Anne Simons Alexander Rucker - Traduzione di Anna Grohmann-Colella.
Corrado Lampe Editore, ISBN 88-900165-1-5
Potete acquistare il libro, così come i prodotti OPC originali, in Farmacia o nel sito:
www.pharma.it
Dove si può comperare l'OPC?
I prodotti OPC originali, che portano
la firma e l'immagine del prof. Masquelier sulla confezione, posso essere
ordinati in farmacia.
Se avete delle difficoltà potete ordinarli direttamente alla
Pharma EEC S.r.l. (www.pharma.it)
che provvederà ad inviarli tramite pacchetto postale in contrassegno con addebito
di spese postali
(Euro 12,00 per posta celere3 – Euro 8,00 posta ordinaria).
Per acquisti diretti dalla nostra azienda pratichiamo lo sconto del 15%.
Per piazzare un'ordine contattare la
PHARMA E.E.C. s.r.l. - Via Sartori n. 10 - 43100, PARMA, ITALY
Tel +39/0521/788222 - fax +39/0521/271955
Sito www.pharma.it
E-mail:

- Comunicato Andromeda N. 19/92 (formato Acrobat Reader, prelevalo in www.edizioniandromeda.com).
- Anne Simons Alexander Rucker, Vivere più a lungo e sani con l'OPC.
- www.pharma.it PHARMA E.E.C. s.r.l.
Via Sartori n. 10 - 43100, PARMA, ITALY.
Tel +39/0521/788222 - fax +39/0521/271955
I grassi essenziali EFA (Essential Fatty Acid) agiscono come
spugne per l'ossigeno presente nel sangue, essi lo attraggono e
lo rendono disponibile per le cellule dell'organismo. Le cellule,
a loro volta, possono assorbire l'ossigeno mediante gli EFA
presenti sulla loro membrana. Purtroppo, questi EFA, essendo a
contato dell'ossigeno, hanno una vita limitata e dopo un breve
periodo si ossidano diventando rancidi. Questo è il motivo per
cui devono essere presenti nella nostra alimentazione, poiché
non possono essere prodotti in modo autonomo.
Se la dieta non comprende i cibi necessari per assicurare un
costante rifornimento degli EFA, il trasferimento dell'ossigeno
nelle cellule risulterà più o meno ridotto. Quindi, per una
vita sana, non importa tanto quanto respirate o quanto esercizio
fisico fate, ma quanto la vostra dieta rifornisce il vostro
organismo degli EFA necessari.
Gli EFA vengono definiti "essenziali" perché deve
essere introdotti con l'alimentazione, il nostro organismo,
infatti, non è in grado di sintetizzarli partendo da altre
sostanze.
Gli EFA fanno parte della serie "Omega", sono otto,
di cui due capostipiti l'acido linoleico (LA) e l'acido
alfalinolenico (ALA), da cui derivano gli altri sei..
- Il capostipite degli Omega-6 è denominato acido linoleico (LA),
- il capostipite degli Omega-3 è chiamato acido alfalinolenico (ALA).
Nel loro insieme gli otto EFA svolgono importanti funzioni, in
special modo la produzione di eicosanoidi o superormoni, ovvero
delle sostanze che regolano i sistemi ormonali. Siccome furono
isolati nella prostata delle pecore nel 1930, vennero chiamati
prostaglandine. Ulteriori scoperte hanno poi aggiunto altre
famiglie di eicosaniodi, tra cui: trombossani, leucotrieni,
lipossine, ecc.
Gli eicosanoidi più studiati sono senz'altro le prostaglandine.
Ne esistono più di 30 tipi, suddivise nei tre tipi seguenti:
- PG1 che deriva dai grassi Omega 6
- PG2 che deriva dai grassi Omega 6
- PG3 che deriva dai grassi Omega 3
Quelle con i maggiori effetti sulla salute sono le PG1 e le PG2
Le prime (soprattutto la PGE1) svolgono le seguenti funzioni:
- regolano il metabolismo del calcio,
- migliorano l'attività del sistema nervoso,
- migliorano il funzionamento del sistema immunitario,
- inibiscono la risposta infiammatoria,
- migliorano l'attività insulinica e mantengono costante il livello di glicemia,
- prevengono l'aggregazione delle piastrine del sangue, prevenendo l'insorgenza di
trombi e infarti,
- abbassano la pressione sanguigna,
- favoriscono la rimozione del sodio e combattono la ritenzione idrica.
La PGI2 è benefica, poiché agisce in modo simile alla PGE1.
La PGE2 tende ad essere dannosa perché causa ritenzione
idrica, infiammazioni, l'aggregazione delle piastrine del
sangue e l'aumento della pressione sanguigna. Va notato che,
mentre risulta dannosa per l'uomo moderno, al primitivo poteva
essere utile per superare delle situazioni difficili, come la
guarigione di ferite, ecc.
|