Angeli e vita quotidiana
D: Come s'inseriscono gli Angeli nel quotidiano?
R: Sono strettamente collegati ad ogni nostra azione. Si
può dire che c'è un Angelo dietro ad ogni gesto, nel bene e nel male. L'uomo
non è mai solo a lottare, in nessuna occasione della sua vita è abbandonato
a sé stesso. Ci sono Entità di luce amorevoli che, percepite o no, lo guidano
nel suo cammino.
D: Gli Angeli custodi sono quelli più vicini a noi o ce
ne sono altri?
R: La tradizione ci parla di sette ordini angelici vicinissimi
alla nostra dimensione:
- Gli "Angeli del focolare" corrispondenti ai "lari" degli antichi Romani.
- Gli "Angeli della potenza" depositari dell'energia che carica la ritualità
e le preghiere.
- Gli "Angeli della forma" che custodiscono gli archetipi, la gestazione e la
nascita.
- Gli "Angeli guaritori" depositari della facoltà di aiutare i malati.
- Gli "Angeli della natura" preziosi alleati di ricercatori e scienziati.
- Gli "Angeli della bellezza, dell'arte e della musica" ispiratori degli artisti.
L'aiuto angelico
D: Gli Angeli ci aiutano anche se noi non li vediamo?
R: Per tutti gli Angeli vige una legge inderogabile, la
stessa che Gesù ci ha proposto nel Vangelo: "Chiedete e vi sarà dato, bussate
e vi sarà aperto". Se stiamo male e abbiamo bisogno di un medico non ci aspettiamo
che questi bussi alla nostra porta per chiederci se abbiamo bisogno di lui,
ma lo chiamiamo noi perché venga a curarci. Sta dunque a noi fare il
primo passo verso gli Angeli, chiedere il loro aiuto e la loro azione perché
intervengano.
D.: Un ateo, o chi non crede all'esistenza degli Angeli, viene abbandonato a
se stesso?
R.: No, nessuno è lasciato solo. L'aiuto gli giungerà attraverso
i canali che lui è abituato a percepire. Sarà il pensiero razionale, sarà la
matematica, la scienza. Attraverso questa, in ogni caso, filtreranno fino a
lui intuizioni e consigli che crederà nati dalla sua stessa mente.
D: Cosa avviene se 'chiamiamo' il nostro Angelo?
R: Quando apri la porta del tuo cuore, del tuo pensiero
all'Angelo, e fai giungere al tuo compagno invisibile il tuo affetto, la tua
fiducia, quando sei consapevole della sua vicinanza, allora egli saprà riversare
nella tua vita tutti quei doni spirituali ed anche materiali di cui è magnanimo.
Perché l'Angelo ha possibilità d'intervento in tutti i settori. Sono proprio
le barriere che noi erigiamo con la nostra incredulità a privarci del suo aiuto.
D: Ma anche se non lo chiamiamo l'Angelo ci è comunque vicino?
R.: Certo, noi siamo il suo compito, siamo stati
affidati a lui. Nella preghiera cristiana viene detto "… governa me che ti fui
affidato dalla Pietà Celeste", ed è vero. Accanto ad un essere difficile, imperfetto,
ribelle, capace di ogni sorta di malvagità, è stata affiancata una Creatura
di Luce che non lo abbandona mai, che tenta di risvegliare in lui la natura
divina comune ad entrambi. L'intervento Angelico
D: Come interviene l'Angelo sul piano fisico umano?
R: L'Angelo del focolare, si prende cura dell'intero nucleo
familiare, segue lo svolgersi della vita all'interno delle mura domestiche,
che diventano la sua casa. Sorveglia i giochi dei bambini, il sonno ed il risveglio
di tutti. Ha cura particolare degli anziani. Esso non abbandona mai la casa,
qualunque sia l'atteggiamento mentale o spirituale dei suoi abitanti.
D: In che modo l'Angelo Custode ci protegge?
R. La sua presenza aiuta a scongiurare i tanti pericoli
a cui siamo esposti. Ogni volta che ci viene da dire: "Qualcosa mi ha protetto"
abbiamo avuto un aiuto angelico. Gli Angeli più vicini a noi non ci abbandonano
mai. E anche quando spegniamo le luci e ci addormentiamo, tengono lontane entità
che potrebbero impedirci sonni tranquilli.
D: Oltre che proteggerci cosa può fare l'Angelo per noi?
R: Se decidessimo di abbattere la barriera di scetticismo,
di dubbio e d'indifferenza che ci allontana da lui, allora la nostra vita diventerebbe
più facile, più serena, più allegra. Potremmo avere aiuto e collaborazione nelle
piccole cose d'ogni giorno. Allora ci accorgeremmo che i problemi trovano soluzioni
impensate, che anche il nostro lavoro viene facilitato da un aiuto gentile e
discreto, ci arriverebbe serenità e sicurezza nelle piccole come nelle grandi
cose.
D: Chiamando l'Angelo per i nostri problemi quotidiani
non rischiamo di diventare egoisti? Siamo sicuri che questi Angeli siano poi
così disponibili ad accorrere?
R: Fra noi e loro avviene un interscambio molto importante.
Il nostro pensiero affettuoso, potenzia se così si può dire, il loro essere.
Più li pensiamo, più diventano attivi. Nello stesso tempo la nostra forma-pensiero
fa sì che ci giungano i 'suggerimenti' giusti per agire. Noi non dobbiamo stare
semplicemente in attesa di un aiuto dall'alto, il nostro compito è quello di
'agire', tuttavia è meglio agire ben inspirati che agire d'impulso, insomma:
'aiutati che Dio ti aiuta'.
D: L'Angelo è nostro 'servitore'?
R: Il più "piccolo" della più bassa legione di Angeli,
è infinitamente più potente sul piano spirituale e materiale di un qualsiasi
umano! L'Angelo è Energia divina non incatenata, non limitata dal corpo fisico.
Non c'è limite alle sue possibilità. L'Angelo può aiutarci nell'intuizione,
nella creatività, nel talento, nelle capacità di apprendimento e d'insegnamento,
della guarigione. Ma l'Angelo non è al servizio dell'uomo, bensì di Dio.
Gli Angeli Guaritori
D: Chi sono gli Angeli-guaritori e come agiscono?
R: Sono gli Angeli guidati dall'Arcangelo Raffaele ("Il
medico di Dio"), che hanno come compito la cura dalle infermità. Dato che la
Legge di Dio è armonia, giustizia e misericordia infinita, accanto alle creature
sofferenti ne sono state poste altre con il compito di alleviare il loro dolore.
Gli Angeli intervengono già spontaneamente per sostenere e consolare ma se ne
richiediamo l'intervento possono fare molto di più. Se apriamo il nostro cuore
all'Angelo, richiedendone l'intervento in un luogo di sofferenza o per un malato
in particolare, l'Angelo agisce attraverso di noi in perfetta sintonia. Se il
nostro pensiero corresse alle Entità di luce, chiedendone amorevolmente, con
serenità e fiducia l'intervento per i nostri ammalati, quanto dolore sarebbe
alleviato! O forse, sopportato meglio, con meno disperazione o ribellione.
D: Se la malattia ha un significato karmico, l'Angelo interviene
ugualmente?
R: Non sempre il karma di un individuo ne permette la guarigione,
e spesso il dolore, la sofferenza, sono lo strumento con cui il karma è all'opera
per farci crescere e imparare. Se la malattia è karmica, non c'è Angelo o Deva
che possa porvi rimedio, però l'Angelo può aiutare l'ammalato ad accettare serenamente
il suo calvario, a non ribellarsi, a non maledire la malattia. La ribellione,
produce danni eterici ben superiori di quelli fisici.
Tratto dal libro di Giuditta Dembech, "Quinta
dimensione":
Riporto un brano
tratto dal testo "La Fratellanza degli uomini e degli Angeli". È un piccolo
volume in cui ci sono vere e proprie "istruzioni per l'uso". È scritto da Hodson,
lo stesso autore de "Il regno degli Dei":
" Gli Angeli guaritori,
sotto il loro grande Arcangelo Raffaele, sono pieni d'amore verso i loro
fratelli umani. Sono continuamente all'opera. La loro presenza al letto
degli infermi è una realtà, benché la mente ed il cuore della maggior
parte di coloro che hanno il compito di curare le infermità, siano chiusi
verso di essi. Molti tra coloro che soffrono o hanno sofferto li conoscono
bene. Stanno a migliaia sulla soglia spirituale e mentale di ogni stanza
d'infermo, dinanzi agli ospedali, dinanzi alle case in cui si soffre,
ansiosi d'entrarvi, ma finora pochi hanno potuto farlo. Le barriere erette
dalla mente umana sono spesso insormontabili, l'uomo oppone suo malgrado,
una strenua resistenza. Nel tentativo di superarla, l'Angelo dissolve
il prezioso potere guaritore che tiene nelle mani protese."
D: Come si 'invocano' gli Angeli guaritori affinché aiutino
un ammalato?
R: Basta un semplice pensiero, una richiesta d'aiuto e già il soccorso
alato interviene. Entità amorevoli, le più vicine, raccolgono l'invocazione
e la dirigono verso chi è in grado di operare. Non sono necessari rituali complessi,
formule difficili da ricordare. Usiamo Le nostre parole, le più semplici che
riusciamo a ripetere nel silenzio del nostro cuore, raggiungono infallibilmente
lo scopo. Nessun grido di dolore attraversa inascoltato il cielo! Potete invocare
il loro intervento ogni volta che passate accanto ad un ospedale, o che sentite
la sirena di un'ambulanza.
Con consapevolezza ed
amore, dovrebbe sorgere in ciascuno di noi il richiamo all'amico Angelo; richiamo
dettato da compassione e fraterna solidarietà. Noi stessi possiamo e abbiamo
il dovere di cominciare ad abbattere le barriere che ci separano dai nostri
'amici invisibili' e isolano il loro 'mondo di luce' dal nostro 'mondo di nebbie'.
Se apriamo la porta all'Angelo lui entra ed esce dalla nostra quotidianità come
noi entriamo e usciamo dalla nostra abitazione
- Giuditta Dembech, Gli Angeli tra noi, ed. L'Ariete.
- Giuditta Dembech, Gli Angeli nel nostro futuro, ed. L'Ariete.
- Paola Giovetti, Angeli, ed. Mediterranee.
- Massimo Cacciari, L'Angelo necessario, ed. Adelphi.
- Daniel, Wyllie, Ramer, Chiedi al tuo Angelo, ed. Armenia.
- Diana Cooper, Un Angelo con me, ed. Armenia.
- C.W. Leadbeater, Gli aiutatori invisibili, ed. L'Età dell'Acquario.
- G. Hodson, Fratellanza di Angeli e uomini, ed. L'Età dell'Acquario.
- C. Raphael Payeur, Angeli guide di luce, ed. L'Età dell'Acquario.
- Dionigi Aeropagita, Gerarchie Celesti, ed. Tilopa
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